30 agosto 2006

Inopportuno

A volte le persone dovrebbero pensare un po' di più prima di dire (o scrivere) determinate cose. Soprattutto quando ci tengono (loro e chi li ha votati) a non fare brutte figure.

28 agosto 2006

Nel frattempo...

...RaiTre non ha mancato di riproporre all'interno di Blob un riepilogo di tutte le boutades, i frizzi ed i lazzi del precedente premier Berlusconi, conditi con interventi satirici da parte dei migliori artisti di regime (quasi tutti incentrati sulla scarsa altezza del Cavaliere, nonché sulla di lui incipiente alopecia).

L'intento, ovviamente, era quello di ricordare all'elettorato chi sia il vero nemico...non sia mai che, distratto dalle amenità partorite dal presente governo (si fa per dire), il pubblico votante (e pagante) se lo sia dimenticato...

Repetita NON juvant

Nonostante il Guardasigilli Clemente Mastella sia l'unico leader del centrosinistra ad aver raccolto consensi al meeting di Comunione e Liberazione tenutosi a Rimini, pochi hanno notato i risvolti riguardanti il procedimento di indulto varato alla fine del mese scorso: a ieri sono rientrate in galera 230 persone, pari a una media di 10 al giorno.

Lo stesso Ministro si è detto preoccupato.

Facendo due conti,

su 20mila scarcerati 230 sono risultati recidivi.

Non vorrei sembrare scontato e ripetitivo, ma si è letteralmente chiusa la porta dopo che erano scappati i buoi! Ancora non riesco a capacitarmi dei ragionamenti che hanno portato a varare l'indulto, e soprattutto ai criteri in base ai quali è stato applicato...
Sono state messe a piede libero persone sulla quale affidabilità e riabilitazione è più che lecito avere non uno, ma pletore di dubbi...

Eppure si sa che prevenire è meglio che curare!

Le voilà!

Non più tardi di una settimana fa, Romano Prodi affermava tronfiamente:

"si fa di ora in ora più concreta la possibilità che sia affidato all'Italia il comando della forza multinazionale dell'Onu in Libano"

Avevo già espresso dubbi nel mio precedente post.
Appunto.

Qualcuno ha ritenuto opportuno affiancare un "cane da guardia". Perché?
Una interpretazione la fornisce Maurizio Blondet (sempre scremando l'immancabile sensazionalismo...): vorrei in particolare riportare un passaggio topico dell'articolo.

(Prodi e D'Alema, NdBG) Hanno fretta di portare i nostri soldatini in Libano. Non ci vanno i tedeschi, i francesi si sono defilati: ma noi prendiamo il comando della «missione», salta su Prodi e D’Alema. I primi della classe della politica mondiale. Allora, Parigi ha ceduto: essenzialmente per non lasciare il comando a un’Italia le cui qualità militari sono storicamente spregiate: non per colpa dei suoi soldati, ma le armate italiane hanno spesso cominciato la guerra con un alleato per finirla con un altro, quando non si sono sgretolate sotto l’attacco. (Si legga, per un lucido ancorchè misericordioso giudizio sul nostro passato militare, THE ITALIAN MILITARY ENIGMA, del maggiore dei Marines Eric G. Hansen, 1988 (su GlobalSecurity.org), con ampie citazioni di Rommel, Kesslring e generali inglesi che ci hanno conosciuto da vicino come alleati e come nemici (o l’uno e l’altro successivamente). Hansen esamina le debolezze del nostro apparato militre, la viltà dei generali e dei politici, e le tragedie dei nostri soldati mandati allo sbaraglio in tutte le guerre senz’armi adeguate né addestramento, senza rifornimenti né organizzazione: di fatto, a farsi umiliare e coprirsi di vergogna con ritirate e rotte, e non per colpa loro.)
...
I nostri corpi di élite (la solita Folgore) hanno riscosso la stima generale nelle operazioni di pace. Ma le operazioni di pace sono operazioni di polizia e sorveglianza, essenzialmente diverse da una guerra: non solo qui anche i nostri migliori soldati non sono sperimentati, ma la fiducia tra governanti e governati, e volontà della nazione dietro i combattenti – necessarie quando in linea la morte non è una possibilità, ma quasi la certezza – non è loro garantita.

Quindi, caro (?) premier, ancora una volta la credibilità italiana è ben al di là da venire, e sicuramente non sono le Sue affermazioni opinabili e il Suo altrettanto opinabile modo di condurre le cose ad avere generato un'improvvisa onda di entusiasmo paneuropeo nei confronti della Penisola. Come si dice dalle mie parti: "VOLA BAS!"

24 agosto 2006

Puzza di bruciato

Non so voi, ma io tendo a sentire una forte puzza di bruciato per quanto riguarda la missione di peacekeeping in Libano...
Innanzitutto c'è la questione delle famose "regole d'ingaggio", che ogni giorno diventa sempre più fumosa e intricata anziché dipanarsi...
Poi c'è l'articolo di Toni Capuozzo sul Foglio del 18 agosto, che mi fa riflettere...in particolare un passaggio che riporto qui:

(Israele) Ha obbligato l’Europa a mettersi in mezzo, se davvero voleva la cessazione delle ostilità: e adesso sarà l’Europa – inglesi e americani non manderanno un solo uomo – a fare i conti con il disarmo di Hezbollah, adesso siamo tutti nella merda, basta prediche saputelle da lontano, e basta equilibrismi. Ci ha messo in mezzo, ha fatto in modo che fossimo noi, adesso, a dimostrare come si fa.

Mmm...come mai l'America (e il vassallo Regno Unito...che tristezza questa inversione di prospettiva...) si sono tirati in disparte?
A sentire l'esimio Primo Ministro Romano Prodi, gli americani hanno finalmente capito l'importanza della presenza italiana a capo della missione di ristabilizzazione della pace...

Qualunque persona dotata di un cervello normale che non abbia passato gli ultimi 60 anni in un universo parallelo si può rendere conto che questa affermazione è un cumulo di baggianate grande come un casermone popolare: ma quando mai si è visto l'America lasciare un onore ad altri? Tipicamente quando c'è solo da rimetterci il fondoschiena (Vietnam forse docet)...invece il Premier non si è reso conto della trappola e ci è finito dentro con entrambi i piedi (e trascinandovi anche i cittadini italiani)...anzi, ne è pure stato contento!

Pare profetico ed assolutamente calzante in questo caso il testo della canzone dei Genesis The Lady Lies:

The man steps out in the moonlight / At the sound of a scream from below. / He thinks he is a warrior / So he picks op his sword and goes.
From the mouth of the monster / He rescues the maiden fair. / But we know she's a demon / Come to lure him to the demon's lair.

...
Some men never listen, / Others never learn, / But why this man did as he did / Only he will ever know.
He knew he was walking / Into a waiting trap, / Neatly set up for him / With a bait so richly wrapped.
So he went inside there to take on what he found / But he never escaped them, for who can escape what he desires?


Con una differenza: il nostro uomo NON si rende conto di essere finito nella trappola...