28 settembre 2006

Spazio di manovra

Mi dicono che domani si dovrebbe discutere l'approvazione della nuova Finanziaria.
Anche in questo caso salta all'occhio la precarietà dell'Esecutivo: bozze che vanno e che vengono, lotte intestine e contestazioni tra alleati (ma si parlano o no in questa "coalizione"?), mari grandi due volte l'Oceano Pacifico tra il "dire" (in campagna elettorale) e il "fare" (all'atto pratico)...
Eppure c'è chi continua sto(ic/lt)amente a dire che con il Governo precedente era peggio. Dicono che Berlusconi ci ha presi per i fondelli, quando invece l'attuale baraccone ambulante mi sembra decisamente più incline al gettare il sasso e ritrarre la mano!

Ma veniamo al punto: la Finanziaria di Padoa-Schioppa non piace ai suoi compari di attaccamento al cadreghino.
Innanzitutto il ministro Fioroni si lamenta dei previsti tagli ai fondi per l'Istruzione (anche qui i casi sono due: o Padoa-Schioppa ha estratto dal cappello solo all'ultimo istante questa novità, oppure i ministri non si parlano...in entrambi i casi indice di forte disorganizzazione).
Altri obiettanti sono Pecoraro Scanio (vabbe'...) che ritiene che la Finanziaria non rechi seco il necessario impatto ambientale, e l'ex-ministro del Lavoro Tiziano Treu che la ritiene squilibrata.

Poi, il tanto sbandierato "taglio del cuneo fiscale" (che - se non ricordo male - doveva avvenire entro i primi 100 giorni di governo) probabilmente slitterà ben oltre gennaio 2007.
Dulcis in fundo, in controtendenza con le fanfaronate pre-elettorali, il deficit a fine anno potrebbe toccare il 4,8% in rialzo.
Su questo ultimo punto, interessante una frase dell'articolo:

Nonostante le dichiarazioni di Prodi, alcune fonti governative non hanno escluso del tutto la possibilità di un rialzo del deficit verso il 4,8%.

Ancora una volta provo un senso di sgomento: non c'è nessuna azione coordinata tra i membri dell'esecutivo...uno dice una cosa, l'altro ne afferma una diametralmente opposta...il capo (si fa per dire) del carrozzone non dimostra un minimo di conoscenza di quello che hanno in mente i suoi ministri...

Qui si vive alla giornata tra affermazioni roboanti e sussurrate smentite...e naturlamente chi ci rimetterà siamo noi.

22 settembre 2006

Appunto

Con riferimento al post sulle affermazioni di Prodi riguardo all'incolumità del Papa, vale la pena riportare integralmente il Gramellini di ieri.

C’era una volta in America
21/9/2006

Hanno prodotto enorme sconcerto le dichiarazioni rilasciate a New York dal presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Interpellato sulle modalità con cui il governo intende proteggere Ratzinger dai rischi di un attentato, ha seccamente risposto: «Alla sicurezza del papa ci pensino le sue guardie». L'uomo non è nuovo alle gaffe, soprattutto quando si trova all'estero. Quest'ultima ha suscitato lo sdegno dei prodiani, che l'hanno definita «inquietante». Atteso a ore un girotondo di solidarietà per il papa intorno alle Mura Vaticane. La polemica non si è placata neppure dopo il comunicato con cui gli eroici pompieri di Palazzo Chigi, nel tentativo disperato di farlo apparire uno statista, hanno cercato di spegnere ancora una volta le parole del loro capo, attribuendone la responsabilità ai giornalisti.
Non è finita: a chi gli chiedeva se su Telecom avesse qualcosa da rimproverarsi, Berlusconi dall'America ha risposto piccato: «Io non ho assolutamente commesso alcun errore». I comici del centrosinistra hanno ironizzato sulla sua attitudine ad autoassolversi e a ricorrere al pronome «io». Il premier è riuscito a indisporre anche i soci di governo, quando ha confidato di sentirsi «per metà primo ministro e per metà assistente sociale», etichettando di fatto gli alleati come psicolabili. Sono in molti, specie fra i prodiani, a domandarsi quale immagine ben più autorevole potrebbe esportare l'Italia, se a rappresentarla fosse l'attuale capo dell'opposizione, Romano Prodi.
Scusate, ci comunicano in questo momento che il premier italiano a New York era Romano Prodi.

21 settembre 2006

Incolumità

Ho letto ora le grottesche affermazioni del Presidente (si fa per dire) del Consiglio (si fa per dire) in relazione al viaggio di Benedetto XVI in Turchia.

"Che cosa vuole che sappia, io, della sicurezza del Papa in Turchia? Non so nulla in proposito, vedranno le sue guardie..."

Un atteggiamento decisamente superficiale e opinabile, visto soprattutto le concomitanti minacce di ritorsione del mondo islamico in seguito alle recenti dichiarazioni del Pontefice durante la lectio magistralis a Ratisbona.

Evidentemente il Premier (si fa per dire) ha ben altre cose di cui preoccuparsi al momento, come ad esempio piazzare i propri amici (o amici di amici) ai vertici delle aziende di telefonia, evitando di pronunciarsi in modo esplicito sui fatti pregressi...oppure fare visita agli amici del Celeste Impero Comunista...o ai nuovi amici estremisti mediorientali...
E, a questo proposito, devono essergli sembrate sufficienti le rassicurazioni fornite da Ahmadinejad riguardo all'interpretazione delle parole del Papa.

E quindi si sarà detto: Ma perché rompe ancora le scatole questo qua? Vada un po' dove vuole e non mi scocci coi suoi problemi!

Premesso che una parte di me ritiene un azzardo il viaggio di Benedetto XVI in un Paese musulmano adesso (mentre un'altra parte di me la interpreta in modo positivo, come il non abbassare sempre il capo di fronte alla violenta reazione musulmana), un fatto è certo: che ancora una volta il signor Prodi ("onorevole" lo ritengo eccessivo, "professore" mi fa ridere quando affibbiato ad un individuo di tale caratura) ha dimostrato di non possedere le doti adatte per svolgere un compito delicato quale quello di Capo del Governo.

P.S.: Il fatto che anche la nota ufficiale di Palazzo Chigi abbia commentato "Tema delicato, non si può affrontare in modo sbrigativo" mi sembra abbastanza significativo della considerazione di cui gode l'individuo in mezzo ai propri compari

12 settembre 2006

Eh certo che se nessuno gli dice le cose...

Sono rimasto stupefatto dalla reazione di Romano Prodi all'annuncio della riorganizzazione di Telecom

"Non sapevo nulla" afferma il Presidente (si fa per dire) del Consiglio (si fa per dire)...

Ora, sono settimane che tutti i media fanno speculazioni sulle mosse in Telecom, se Tim verrà venduta o meno, e così via...non posso credere (né accettare) che un personaggio nella posizione di Prodi non sia informato di quello che accade in una delle più importanti aziende del Paese: non dico conoscere i segreti intimi dei funzionari, ma almeno essere al corrente delle notizie pubblicate sulla carta stampata!

In questo caso non vale il detto "Ignorance is bliss"...


Bella poi la chiosa:
"Dieci giorni fa, ha proseguito il Presidente del Consiglio, ho avuto un colloquio cordiale e approfondito con Tronchetti Provera e non mi ha assolutamente accennato a una ristrutturazione societaria così importante e radicale, e così diversa dalla strategia che lo stesso Tronchetti aveva proposto anni fa."
Ipotesi: non sarà per caso che l'augusto onorevole Prodi venga considerato meno del due di picche dagli imprenditori nazionali?

Comunque la figura del "messo da parte" avrebbe potuto evitarsela, invece di cadere palesemente dal pero...

08 settembre 2006

Cuneo, bel suol d'amore...

Mmm...mi sembra che dal 10 aprile siano passati più di 100 giorni...
Domanda all'esecutivo: ma il "cuneo fiscale" che fine ha fatto? Non era uno dei punti di forza del Programma?

Mah...