22 marzo 2007

Come cambia la prospettiva

E così Daniele Mastrogiacomo è tornato a casa. Umanamente ne sono lieto.

Però.

Come giustamente dice Maurizio Blondet nel suo articolo, è singolare vedere come al cambiare del colore del Governo cambi la percezione di eventi identici.

Non era stato forse criticato pesantemente Berlusconi quando l'Italia aveva sborsato una quantità immane di denaro per la liberazione della Sgrena e delle due ragazze tempo prima? Cosa c'è di diverso in questo caso? Beh, che oltre ai soldi è stato restituito ai Talebani anche un manipolo di efferati loro guerriglieri, ma non è questo il punto.

Voglio riportare il commento della persona che mi ha segnalato l'articolo precedentemente citato, con il quale concordo decisamente.

Sono dell'idea che lo Stato, sia esso rappresentato da una politica di sinistra o di destra, debba intervenire a difesa di ogni suo cittadino. Però che si tratti sempre di OGNI cittadino e non solo sempre dei soliti AMICI. Comprendo il bisogno di tutti di lavorare e di guadagnarsi il pane. C'è chi lo fa in miniera e chi lo fa dietro una scrivania. Quindi (perchè no?) è giusto che un reporter venga salvato.
Dopo di che lo Stato deve presentare il conto a chi ha mandato in territorio di guerra il reporter. (Repubblica, NdR)
Quanto hanno venduto i giornali con questa storia in questi giorni? Nessuno ci pensa ovviamente. Però è così.
(E qui ci sarebbe da riallacciarsi ad un altro dei temi che mi procurano parecchio fastidio, ossia il fatto che oggi non esiste più il giornalismo propriamente detto: tutto è sensazionalismo, mirato solo ad accaparrarsi la fetta più consistente dei lettori...un po' come fanno le televisioni a colpi di audience. Con il risultato che la qualità precipita ai minimi storici. E la colpa principale è delle insulse brame dei lettori/telespettatori ansiosi di vivere "a vampiro" le emozioni forti che non hanno il coraggio di intraprendere in prima persona, NdR)
Benissimo tutti coloro che hanno guadagnato su questa vicenda devono contribuire risarcendo lo Stato (quindi i contribuenti che hanno anticipato i soldi). Forse in questo modo i giornali manderanno un po' meno gente in mezzo alla guerra.
Tanto detto sinceramente io ne avrei un po' i coglioni pieni di questo desiderio di portare democrazia la dove a nessuno interessa. Nel '45 eravamo ben contenti (o meglio lo erano i nostri avi) che gli americani ci liberassero. Non mi sembra che gli iracheni e gli afghani lo siano così tanto vista la quantità di gente ammazzata dopo la teorica fine della guerra. Pertanto che rientrino immediatamente tutti i giornalisti entro 15 giorni dopo di che saranno cazzi loro se li sequestrano o meglio di chi ce li ha mandati e non della collettività.

P.S.: Non del tutto peregrina nemmeno questa domanda che si pone Rolli...