...an English film, the Wednesday play..."
Citazione da un brano splendido per invece una faccenda che tutto è tranne che tale.
Nella concitazione festaiola che precedeva le elezioni amministrative del weekend appena trascorso, foriera di strepitosi successi che poi - c'est la vie - non si sono rivelati tali, il nostro (ma quando mai?) Presidente (seh, magari) del Consiglio (hai voglia) dei Ministri (che paroloni) annunciava tronfio e giulivo che era nato nientepopodimeno che il "Comitato del Partito democratico".
Oooohhhh, ullallà! Finalmente basta con questi veteropartiti ingessati, è l'ora di una ventata di freschezza, di novità, di GIOVENTU'!
Già...
Poi uno guarda alla composizione di questo comitato e scopre che l'età media balla sui 58 anni...che di donne ce ne sono poche...e che soprattutto la nomenklatura è sempre la stessa!
Eventualità che, oltre a far sghignazzare gli avversari della coaliz...compagin...insomma del becero coacervo disorganizzato che millanta di governare il Paese, ha seriamente indispettito alcuni sostenitori particolarmente idealisti che, ovviamente abbagliati dall'amore per i propri colori, non sono ancora riusciti a smascherare questi cialtronissimi individui.
Che dire? Anche in questo caso "Cambiare tutto per non cambiare nulla"! Un po' come la barba che viene in un pomeriggio piovoso passato costretti a guardare i soliti programmi noiosi alla tele..
29 maggio 2007
25 maggio 2007
Colpito in pieno
Sempre degno di nota il contributo di Maurizio Blondet su EffeDiEffe.
In particolare, uno dei suoi ultimi articoli dipinge un quadro cinico, impietoso e desolatamente veritiero della situazione attuale.
Vorrei sottolineare in particolare alcuni passaggi che ritengo sia opportuno vagliare con la massima attenzione:
L'antipolitica è dividere artificalmente il popolo su questioni irrilevanti e senza dignità.Sui DICO ci dividiamo; ma sulle troppe tasse, sul tesoretto divorato da statali e sindacati, elettori di sinistra e di destra tendono a vederla nello stesso modo: ed è questo che fa paura a lorsignori, il possibile rinsaldarsi dell'elettorato contro di loro.
...
Antipolitica è fare la politica per mestiere, per lucrare paghe colossali indebite, per le autoblù e i privilegi, senza uno straccio di progetto per il Paese a parte la torchia tributaria.La rivolta contro i costi dei parassiti è il primo fondamento della politica.
...
Ingenua la Lega di Bossi, quando lanciò l'idea di secessione: non s'è accorta che l'Italia è tutto un ribollire di secessioni permanenti, rivendicative, provinciali e sindacali.Secessionisti i valligiani che impediscono l'alta velocità e tagliano fuori l'Italia dalle linee veloci europee, perché guardano solo alla loro valle disturbata dagli scavi.Secessionisti i comunelli che rifiutano la rumenta di Napoli.Secessionisti quelli che non vogliono la centrale e la raffineria.Chi se ne frega degli altri: prima noi.Un pullulare infinito di secessioni minime, l'una verso l'altra ostili.Mai una sola voce conscia del bene comune, disposta a qualche sacrificio per l'interesse generale.
Questa è l'Italia, amici miei.
E devo dire che i rappresentanti che sono stati eletti rappresentano un fedele specchio dell'andazzo comune, perpetrando le medesime azioni sottobanco che imputavano al precedente esecutivo, e dimostrandosi ancora una volta perfettamente coerenti e trasparenti verso il cittadino.
Ma l'importante è che vinca la Nazionale!
In particolare, uno dei suoi ultimi articoli dipinge un quadro cinico, impietoso e desolatamente veritiero della situazione attuale.
Vorrei sottolineare in particolare alcuni passaggi che ritengo sia opportuno vagliare con la massima attenzione:
L'antipolitica è dividere artificalmente il popolo su questioni irrilevanti e senza dignità.Sui DICO ci dividiamo; ma sulle troppe tasse, sul tesoretto divorato da statali e sindacati, elettori di sinistra e di destra tendono a vederla nello stesso modo: ed è questo che fa paura a lorsignori, il possibile rinsaldarsi dell'elettorato contro di loro.
...
Antipolitica è fare la politica per mestiere, per lucrare paghe colossali indebite, per le autoblù e i privilegi, senza uno straccio di progetto per il Paese a parte la torchia tributaria.La rivolta contro i costi dei parassiti è il primo fondamento della politica.
...
Ingenua la Lega di Bossi, quando lanciò l'idea di secessione: non s'è accorta che l'Italia è tutto un ribollire di secessioni permanenti, rivendicative, provinciali e sindacali.Secessionisti i valligiani che impediscono l'alta velocità e tagliano fuori l'Italia dalle linee veloci europee, perché guardano solo alla loro valle disturbata dagli scavi.Secessionisti i comunelli che rifiutano la rumenta di Napoli.Secessionisti quelli che non vogliono la centrale e la raffineria.Chi se ne frega degli altri: prima noi.Un pullulare infinito di secessioni minime, l'una verso l'altra ostili.Mai una sola voce conscia del bene comune, disposta a qualche sacrificio per l'interesse generale.
Questa è l'Italia, amici miei.
E devo dire che i rappresentanti che sono stati eletti rappresentano un fedele specchio dell'andazzo comune, perpetrando le medesime azioni sottobanco che imputavano al precedente esecutivo, e dimostrandosi ancora una volta perfettamente coerenti e trasparenti verso il cittadino.
Ma l'importante è che vinca la Nazionale!
10 maggio 2007
Manolesta
Ed infine il Gatto e la Volpe si sono dati al furto con destrezza...
Pare infatti che i signori del Fisco stiano mettendo in pratica la seguente azione: si arrogano il diritto di prelevare direttamente dal conto corrente di chi è in debito con lo Stato. Senza vigilanza giuridica e senza notifica preventiva!
Ora, io capisco e condivido la lotta all'evasione fiscale, ma ritengo che una procedura del genere sia da veri e propri mariuoli! Il problema è che con la precisione e l'accuratezza sempre garantite dalla fulgida macchina burocratica italica, c'è il rischio che anche chi è in regola con le tasse si veda addebitare una qualche cifra spropositata a causa di un qualche 'banale' disguido, che può essere sicuramente appianato celermente in un lustro o due...
Spero vivamente che la Confconsumatori riesca ad avere la meglio su questa legge capestro, anche se in verità forse qualche arma a disposizione del contribuente esiste nelle pieghe delle sentenze che costituiscono precedente...
Pare infatti che i signori del Fisco stiano mettendo in pratica la seguente azione: si arrogano il diritto di prelevare direttamente dal conto corrente di chi è in debito con lo Stato. Senza vigilanza giuridica e senza notifica preventiva!
Ora, io capisco e condivido la lotta all'evasione fiscale, ma ritengo che una procedura del genere sia da veri e propri mariuoli! Il problema è che con la precisione e l'accuratezza sempre garantite dalla fulgida macchina burocratica italica, c'è il rischio che anche chi è in regola con le tasse si veda addebitare una qualche cifra spropositata a causa di un qualche 'banale' disguido, che può essere sicuramente appianato celermente in un lustro o due...
Spero vivamente che la Confconsumatori riesca ad avere la meglio su questa legge capestro, anche se in verità forse qualche arma a disposizione del contribuente esiste nelle pieghe delle sentenze che costituiscono precedente...
09 maggio 2007
La scoperta dell'acqua calda
A leggere il rapporto del Viminale sulla sicurezza dello Stato c'è di che deprimersi:
L'indulto è entrato in vigore ad agosto 2006.
Ancora più deprimente è però sentire Napolitano e Mastella difendere a spada tratta il provvedimento:
Ma che razza di giustificazione è? Dato il problema del sovraffollamento delle carceri, qualunque idiota dotato di un unico neurone avrebbe risposto che la soluzione sarebbe stata quella di costruirne di nuove, non rimettere in libertà detenuti pericolosi e violenti!
Però si sa che in Italia gli unici reati che devono essere puniti con la reclusione ed il carcere duro sono quelli verso il patrimonio, ed in particolare quelli commessi da affiliati a Forza Italia o in qualunque modo associabili all'Arcinemico Radice di Tutti i Mali.
Verso gli altri tipi di crimine occorre sempre essere comprensivi, indulgenti (appunto) e calarsi le brache!
Ci faccia un piacere, Mastella: si licenzi. Poi chi dovrà decidere sul suo licenziamento sicuramente opterà per un nulla di fatto, però sarebbe confortante assistere ad un tal gesto.
Invece lui difende ancora quell'abominio!
Cose dei pazzi!
«Nel periodo agosto-ottobre 2006 si è registrato rispetto all’anno precedente un
incremento di 1.952 rapine e di 28.830 furti»
L'indulto è entrato in vigore ad agosto 2006.
Ancora più deprimente è però sentire Napolitano e Mastella difendere a spada tratta il provvedimento:
«Un passo eccezionale ma necessario per rendere più vivibili e degne le
carceri italiane»
...
«Se non ci fosse stato avremmo avuto un’esplosione di collera incontenibile
nelle carceri»
Ma che razza di giustificazione è? Dato il problema del sovraffollamento delle carceri, qualunque idiota dotato di un unico neurone avrebbe risposto che la soluzione sarebbe stata quella di costruirne di nuove, non rimettere in libertà detenuti pericolosi e violenti!
Però si sa che in Italia gli unici reati che devono essere puniti con la reclusione ed il carcere duro sono quelli verso il patrimonio, ed in particolare quelli commessi da affiliati a Forza Italia o in qualunque modo associabili all'Arcinemico Radice di Tutti i Mali.
Verso gli altri tipi di crimine occorre sempre essere comprensivi, indulgenti (appunto) e calarsi le brache!
Ci faccia un piacere, Mastella: si licenzi. Poi chi dovrà decidere sul suo licenziamento sicuramente opterà per un nulla di fatto, però sarebbe confortante assistere ad un tal gesto.
Invece lui difende ancora quell'abominio!
Cose dei pazzi!
Conflittualità
Metro ieri ha pubblicato l'opinione di una lettrice riguardo alla vexata quaestio del conflitto di interessi. Non è disponibile in formato elettronico sul sito, pertanto la riporto qui.
Silvio si dedichi alle cortigiane
POLITICA. Sia benvenuta la legge sul conflitto d’interessi, che sappiamo bene essere un illecito in tutto il mondo civile. Prodi sta difendendo la nostra democrazia e rafforzando la nostra appartenenza all’Europa, che ci chiede correttezza. Silvio Berlusconi cosa vuole? Dedichi le proprie frenesie alle sue giovani cortigiane!
A mio parere il conflitto d'interessi è una pratica assolutamente deplorevole, sebbene largamente diffusa soprattutto sottobanco, in modo che non si veda e non dia troppo fastidio ai benpensanti. Categoria alla quale sicuramente appartiene anche la signora in questione (della quale taccio misericordiosamente il nome) che, montato il paraocchi del livore ad personam e imbonita dalle ciance populiste della cosiddetta coalizione (ma dove?) di governo (seh, buonanotte), si scaglia a spada tratta contro l'Arcinemico Radice di Tutti i Mali utilizzando come argomento principale per rafforzare la propria tesi i fatti privati di Berlusconi, che si sono svolti a casa sua, e che lo zelante direttore di Oggi si è affrettato a sbandierare ai quattro venti, dimostrando ancora una volta che tutti i politici sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri. (Ma la stampa italiana non era tutta in mano a Berlusconi?)
Ciò detto, non sono riuscito a trattenermi ed ho inviato una replica a Metro, che è stata pubblicata nel numero di oggi.
Anche Prodi ha le sue colpe
POLITICA. La lettera della signora Xxxxxxxx Xxxxxx è un chiaro esempio di come in Italia i demonizzatori abbiano gioco facile e di come il livore verso una determinata persona (e i suoi soldi) impedisca a molti di vedere al di là del proprio naso. Credete proprio che i membri dell'attuale esecutivo siano più onesti? Andate a vedere cosa ha combinato il vostro beniamino Prodi quando era presidente dell'IRI o quale parte ha avuto nella vicenda SME (proprio quella per cui è stato inquisito SOLO Berlusconi), oppure pensate alle inutili consulenze milionarie di Nomisma e al fatto che lui dichiara meno di 90mila euro di reddito! Pensate!
Silvio si dedichi alle cortigiane
POLITICA. Sia benvenuta la legge sul conflitto d’interessi, che sappiamo bene essere un illecito in tutto il mondo civile. Prodi sta difendendo la nostra democrazia e rafforzando la nostra appartenenza all’Europa, che ci chiede correttezza. Silvio Berlusconi cosa vuole? Dedichi le proprie frenesie alle sue giovani cortigiane!
A mio parere il conflitto d'interessi è una pratica assolutamente deplorevole, sebbene largamente diffusa soprattutto sottobanco, in modo che non si veda e non dia troppo fastidio ai benpensanti. Categoria alla quale sicuramente appartiene anche la signora in questione (della quale taccio misericordiosamente il nome) che, montato il paraocchi del livore ad personam e imbonita dalle ciance populiste della cosiddetta coalizione (ma dove?) di governo (seh, buonanotte), si scaglia a spada tratta contro l'Arcinemico Radice di Tutti i Mali utilizzando come argomento principale per rafforzare la propria tesi i fatti privati di Berlusconi, che si sono svolti a casa sua, e che lo zelante direttore di Oggi si è affrettato a sbandierare ai quattro venti, dimostrando ancora una volta che tutti i politici sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri. (Ma la stampa italiana non era tutta in mano a Berlusconi?)
Ciò detto, non sono riuscito a trattenermi ed ho inviato una replica a Metro, che è stata pubblicata nel numero di oggi.
Anche Prodi ha le sue colpe
POLITICA. La lettera della signora Xxxxxxxx Xxxxxx è un chiaro esempio di come in Italia i demonizzatori abbiano gioco facile e di come il livore verso una determinata persona (e i suoi soldi) impedisca a molti di vedere al di là del proprio naso. Credete proprio che i membri dell'attuale esecutivo siano più onesti? Andate a vedere cosa ha combinato il vostro beniamino Prodi quando era presidente dell'IRI o quale parte ha avuto nella vicenda SME (proprio quella per cui è stato inquisito SOLO Berlusconi), oppure pensate alle inutili consulenze milionarie di Nomisma e al fatto che lui dichiara meno di 90mila euro di reddito! Pensate!
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