Le votazioni per il Parlamento Europeo hanno registrato il minimo storico nell'ambito di tutta la comunità: 43%.
Siamo ancora ben lontani dall'affluenza che le elezioni di tale organismo sarebbe sensato raccogliessero (ossia lo 0%), però è un segnale.
Forse gli elettori si stanno rendendo conto che quello di Bruxelles è un baraccone buono solo per ospitare (e purtroppo STIPENDIARE) gli elementi trombati nelle elezioni politiche dei vari stati? Un calderone disomogeneo composto da individui che si arrogano il diritto di legiferare su questioni con le quali il più delle volte non sono familiari, perché afferenti a zone e nazioni in cui loro non hanno mai magari messo piede?
Per non parlare del risultato delle elucubrazioni mentali dei suddetti, il cui esito solitamente prevede che i governi degli stati egemoni (il gallico e il teutonico per essere chiari, con il supporto accondiscendente del Benelux) possano fare il bello e il cattivo tempo come loro meglio aggrada, mentre il resto dei peones è condannato ad adeguarsi oppure affrontare il "cipiglio della disapprovazione" esercitato dai notabili che occupano i seggi di Strasburgo...
A dire il vero, tuttavia, c'è una notizia relativa alle elezioni che meriterebbe di godere di maggior rilievo: il 7,1% di consensi raccolti dal partito di "The Pirate Bay", che consentirà loro di sedersi nell'Assemblea di Strasburgo.
Questo è un segnale importante: quello che indica che la gente si è ROTTA LE PALLE di dover pagare cifre esose per poter fruire delle ultime novità audio e video, visto e considerato che la maggior parte dei contributi non va agli artisti, ma ad enti assolutamente elefantiaci e parassiti quali la SIAE in Italia e il suo corrispettivo all'estero!
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