10 luglio 2007

Sì...no...ma...forse...

Il salvatore unico della patria, il Walterone che dovrebbe traghettarci tutti verso nuovi splendenti lidi di democrazia, comincia a mostrare le crepe nel proprio maquillage.

Con un eclatante colpo di cerchiobottismo, egli ha proclamato: "Sostengo il referendum ma non firmo".
Come?
Ma non era forse lui che appoggiava la necessità di rivedere l'attuale legge elettorale?

Complimenti per la coerenza.

In via puramente teorica, essendo egli un parlamentare democratico come vuol farci credere, dovrebbe essere suo massimo interesse consentire che l'elettorato si esprima sulle questioni importanti della Cosa Pubblica: e quale strumento ha a disposizione il popolo (parola tanto gradita ai signori in rosso che siederanno negli scranni del cosiddetto Partito Democratico) per esprimersi? Il referendum, che diamine!

Ora, io potrei anche capire la sua ritrosia se non lo ritenesse opportuno (e sarebbe anche una posizione encomiabile: in effetti un referendum costa allo stato centinaia di migliaia di euro, e naturalmente indire consultazioni inopportune avrebbe come effetto primario quello di imporre una salassata alle casse dello Stato = tasche dei contribuenti).

Ma non è questo il caso, perché come egli stesso dice, egli il referendum "lo sostiene".
Allora come mai non firma? Sempre il Grande Risolutore svela l'arcano: perché fa parte di una coalizione che la pensa diversamente! (scusate, Marini invece è forse dell'opposizione?)

E gettiamola, questa maschera! Vuol dire che non intende scontentare chi gli ha promesso un comodo cadreghino per quando il tempo della sua grande avventura al timone del Palazzo Civico Capitolino sarà irrimediabilmente scaduto...

Niente da dire, è veramente un uomo che ha il coraggio di esprimere le opnioni degli altri!
Ma voi amici della sinistra, lo volete proprio un leader così?

"Inside my heart is breaking, my makeup may be fading but my smile still stays on" ("The Show must go on", Queen, 1991)

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