07 novembre 2008

Non ci siamo



Eh, colpa mia!
Ieri non ho sottolineato il fatto che quanto detto per Gasparri e Dell'Utri vale anche - e soprattutto - per il "sorvegliato speciale" numero 1: Berlusconi.

Sinceramente la battuta su Obama poteva risparmiarsela: non fa ridere e fallisce miseramente nell'intento di renderlo simpatico...per dirla tutta è una stronzata bella e buona!
Ora, il giusto modo di trattare questa uscita sarebbe quello di solito riservato alle battute mosce di chi vuole fare il piacione alle feste: il silenzio e l'indifferenza.

Invece ha ancora una volta dato modo all'opposizione di sollevare un putiferio di dimensione nazionale, impegnandosi nello sport nazionale nel cui è più esperta, lo stracciamento delle vesti nel nome del peggior abominio partorito dalla scienza diplomatica dell'ultimo millennio: la "political correctness".

Poi mi sono immaginato come sarebbe stato se la battuta in questione fosse stata pronunciata da Luciana Litizzetto (perché oggettivamente lo stile è quello) invece che dal premier: sicuramente i denigratori di quest'ultimo avrebbero plaudito al gusto umoristico e all'originalità della comica torinese (più precisamente bosconerese).
Del resto nessuno (giustamente) si scandalizza più quando danno a lui del nano, o quando qualcuno apostrofa Brunetta come "energumeno tascabile" (vero, D'Alema?)
Ma d'altronde i nostri due sono tanto nani in senso lato quanto Obama è abbronzato, sempre in senso lato: sono fatti squisitamente oggettivi.

Evidentemente, sebbene tutti gli animali siano uguali, alcuni si ritengono più uguali degli altri, e il buon vecchio esercizio dei due pesi e delle due misure è sempre un classico a casa nostra per chi si sente moralmente ed intellettualmente superiore agli altri.
Fortunatamente il tanto acclamato strumento della satira sta per rivoltarsi verso chi l'ha ideato, sempre a causa dell'ipocrisia che è alla base della "political correctness".

Ah già ma dimenticavo: Obama non può essere vittima di satira...egli incarna l'ideale della Democrazia, e quindi è perfetto.

P.S.: non lo direste mai, ma tra McCain ed Obama io avrei dato il voto a quest'ultimo...perché la velleità da sceriffi del mondo incarnato dai repubblicani mi dà un fastidio veramente senza pari.

06 novembre 2008

Passi falsi


Una regola aurea per chiunque è quella di fermarsi a riflettere prima di proferire parola.
Soprattutto dovrebbe attenersi a questa norma chi riveste posizioni particolari o chi si trova già nell'occhio del ciclone per trascorsi comportamenti non propriamente ineccepibili.

È questo il caso di due ben noti esponenti del PdL: Maurizio Gasparri e Marcello Dell'Utri.
Entrambi sono stati citati nelle recenti cronache per le rispettive affermazioni che hanno suscitato scompiglio nell'ambiente.

Per entrambi si può sostenere che, nella migliore delle ipotesi, abbiano delle difficoltà nel formalizzare i concetti.
Il primo, asserendo che al-Qaeda sarebbe stata entusiasta della vittoria di Obama, immagino volesse sottolineare il fatto che ora il gruppo terroristico potrebbe aspettarsi un ammorbidimento dell'atteggiamento degli Stati Uniti, con indubbi vantaggi per Bin Laden ed amici.
Partendo dal presupposto che non è assolutamente scontato che la politica estera americana cambi in modo radicale, come dice una vecchia canzone di Lino Banfi: "C'è modo e modo!"
Gasparri avrebbe potuto tranquillamente esporre la propria idea in termini più oculati evitando di attirarsi le ire dell'opposizione ed il conseguente goffo tentativo di riparazione da parte dei suoi imbarazzati colleghi.

Il secondo invece si è lasciato andare ad una lode di Mussolini che è sembrata quantomeno poco opportuna.

Fughiamo subito i dubbi: su alcuni aspetti di quanto detto dai due sono assolutamente d'accordo.
Ha ragione da vendere Gasparri quando dice "Tuttavia credo che l’Europa debba assumersi maggiori responsabilità: non sappiamo cosa farà il nuovo Presidente, difendiamoci da soli dai pericoli che incombono su di noi". Sono un convinto sostenitore del fatto che l'Italia (e più in generale tutti gli stati europei che ambiscono ad essere sovrani di se stessi) debba cercare di affrancarsi quanto più possibile dall'ala protettrice ma anche ingombrante del Grande Fratello Americano, magari cercando di volare un po' più basso e lasciando perdere le velleità di proporsi come protagonisti ed arbitri della politica internazionale (di cartone, perché comunque nello scacchiere mondiale l'Italia conta come l'amico scemo a cui tutti danno le pacche sulle spalle continuando poi a perseguire i propri obiettivi indipendentemente da quello che quest'ultimo dice o fa).
È arrivato il momento di finirla di tenere bordone agli USA quando si atteggiano a sceriffi del mondo.

Sulla questione Mussolini, che dire? Le atrocità di cui si è macchiato sono evidenti a tutti e rinnegarle sarebbe da cretini. Ma allo stesso modo ritengo sia da perfetti imbecilli sostenere che tutto quel che è stato realizzato durante la sua reggenza sia da condannare e relegare nell'oblio.

Invece cos'è successo? Il semplice fatto che le affermazioni provenissero dai succitati personaggi ha dato un appiglio per le polemiche dell'Opposizione (al solito fini a se stesse), che ne ha subito approfittato per andare a caccia di facile approvazione in un momento in cui ne ha disperato bisogno come dell'acqua perché la sua popolarità è decisamente in picchiata.
E, a giudicare dalle vibranti reazioni pubblicate da giornali e blog, l'obiettivo è stato pienamente raggiunto.

Conclusione: le due affermazioni hanno costituito un vero e proprio passo falso, peraltro commesso quasi in contemporanea. Siamo tutti d'accordo (tranne forse proprio l'Opposizione) che la sostanza conti più della forma, però suggerirei all'attuale esecutivo di seguire con un po' più di oculatezza le mosse dei propri "sorvegliati speciali" se vuole evitare di esporsi a scene difficili da gestire.

01 ottobre 2008

Nudi alla meta



Ogni tanto vale la pena lasciar perdere la situazione politica nazionale e concentrarsi su quella locale.
Solo così si riescono ad individuare perle di nonsense come quella di voler devolvere 500.000 Euro all'allestimento di campeggi per i nudisti da parte della Regione Piemonte (altre fonti sostengono che la cifra che intendono stanziare sia di 1.500.000 Euro...)

Come giustamente asserisce il Presidente del Consiglio Regionale Gariglio, ci sono ben altre priorità in Piemonte!

Le motivazioni addotte per giustificare una tale enormità sono poi al limite del ridicolo: per incentivare il turismo!
Mi pare assolutamente sensato che una regione che può vantare (come gran parte del territorio nazionale) notevoli bellezze naturali, paesaggistiche, architettoniche ed anche culturali, per rilanciare il turismo faccia leva sull'allestimento di spazi dedicati a chi vuole passeggiare col bigolo all'aria!
Per tacere della cifra (sia quella minore o quella maggiore poco cambia), decisamente fuori da ogni logica!

Qui non si tratta di fare i bacchettoni moralisti (quale io non sono), ma semplicemente di esercitare un po' di buon senso nell'amministrazione della Cosa Pubblica!

Come diceva Jim Carrey in Dick&Jane - Operazione Furto: "Mercedes, stop!"

29 settembre 2008

Lo stile e la signorilità dell'opposizione

Un amico mi segnala un post di Le Guerre Civili, a riguardo di una vignetta (ovviamente e sacramente SATIRICA) comparsa su L'Unità, e riferita all'operato del Ministro Brunetta, uno di quelli sulle quali iniziative c'è sinceramente ben poco da criticare.

A parte il fatto che mi è davvero difficile capire cosa significhino le illazioni nel testo della vignetta (e quindi temo che il sottile messaggio veicolato dal grafico sia andato un po' perso), sono assolutamente d'accordo con il parere dell'autore del blog, quando dice che è in tutto e per tutto un'istigazione alla violenza.
Mi chiedo come mai a sinistra sia sempre tutto concesso! Immaginiamo a parti invertite che razza di cancan avrebbe scatenato l'opposizione!

22 luglio 2008

Il volto siccome le terga



Percorrendo a piedi un corso di Torino, nei dintorni della FIAT (ovviamente), ho potuto notare questo bellissimo manifesto affisso dai residuati del precedente...come vogliamo chiamarlo..."governo"? Non mi viene un termine più adatto senza scendere nel volgare...

Ebbene, lo leggo e mi sono chiesto: fermo restando che l'intenzione di bloccare i processi per quei tipi di reato (che sono comunque gravi, come dice il volantino) è una bestialità...QUESTI INDIVIDUI, IL CUI ESECUTIVO HA VOTATO LA PORCATA SUPREMA DELL'INDULTO (rimettendo in libertà gente che era GIA' stata riconosciuta COLPEVOLE e che una volta usciti dalla casa circondariale ci sono rientrati prestamente poiché sono ritornati subito all'antica usanza) COME OSANO ANCORA PRONUNCIARSI IN MATERIA DI GIUSTIZIA?

Meditino in silenzio l'orrore causato dalle LORO leggi!

17 luglio 2008

Dubbio atroce


L'Onorevole Di Pietro, che se l'è tanto presa col decreto "blocca-processi" (che non è piaciuto neanche a me, NdBG) perché permetterebbe a tanti presunti criminali in attesa di processo di tornare per le strade liberi di delinquere, sbaglio o sedeva nel Governo quando è stato messo in atto il peggior provvedimento da quando è stata fatta la Repubblica?
Mi riferisco ovviamente a quell'abominio orripilante e controproducente dell'indulto, per il quale non finirò mai di ringraziare solennemente l'ignobile Mastella (ringraziamo Dio che all'ultima tornata elettorale forse siamo riusciti a togliercelo dalle scatole per sempre). Grazie all'illuminato provvedimento, migliaia di criminali violenti sono tornati a passeggiare liberi come l'aria, salvo poi essere quasi tutti riaccompagnati poco dopo in Casa Circondariale perché - incredibile - avevano reiterato il proprio malaffare!

Certo, Di Pietro non aveva firmato a favore di tale provvedimento e (dopo) si proclamava contrario. Però bisogna ricordare che PRIMA aveva dichiarato che il provvedimento era sì immorale...ma SOLO per quanto concerneva i REATI FINANZIARI! Che, come è noto, sono crimini violenti che mettono a repentaglio l'incolumità dei cittadini. Omicidio? Rapina? Rapimento? Naaah, tutte baggianate, se qualcuno si fa male poi guarisce, e se è morto pazienza!
L'importante è lasciare in carcere quelli che hanno frodato il fisco, e che scherziamo?

Onorevole...onorevole...ma che c'azzecca?

Immunodeficienza



E così ieri la Camera ha avallato il poco-LODevolO Alfano.
Il vero problema è che ora il Cavaliere si è fatto prendere la mano ed ha sbandierato l'intento che io ieri avevo citato forse inconsciamente con scaramanzia: l'immunità parlamentare.

E qui proprio non ci siamo! Ovviamente sarà necessario capire COME intendano implementare un tale provvedimento, ma sta di fatto che nella sostanza si tratta di un'idea scandalosa!
Perseguendo un obiettivo di tal genere non si farà altro che rafforzare ancora di più (come se ne avessero bisogno) la posizione privilegiata della Casta (mi riferisco a tutto l'Arco Costituzionale, ovviamente), tracciando un solco sempre più profondo tra il trattamento dei pochi eletti e quello della gente che loro stessi dovrebbero rappresentare.
Io sono profondamente contrario ad ogni tipo di privilegio per i soggetti in questione (visto anche quanto sono profumatamente pagati per il lavoro che DOVREBBERO fare), ancora di più quando si parla di Giustizia!

Dice bene il Premier quando afferma che occorre rivedere alla radice il sistema giudiziario italiano. Sono il primo a sostenere la medesima posizione, e l'avevo già detto in tempi non sospetti.
Ma qui mi pare che si punti semplicemente a garantire ai politici di continuare impuniti i propri magheggi, mentre la quotidiana amministrazione della Legge va a farsi benedire sempre più.

"Separazione delle carriere", "riforma del Csm", "priorità dell’azione penale" sono tutti titoli che condivido pienamente: occorre poi vedere cosa si intenda nel dettaglio per ciascuna di queste operazioni, naturalmente.
Però noto che manca il mattone fondamentale su cui fondare una Giustizia efficace: la revisione TOTALE del Codice di Procedura Penale (e anche di buona parte di quello Civile), estirpando le centinaia di pastoie burocratiche e gli innumerevoli appigli garantisti che fanno sì che un criminale conclamato possa starsene a spasso (e reiterare i propri crimini) in virtù di un qualche vizio di forma, o per la decorrenza dei termini di carcerazione preventiva o (ancor peggio) di quelli di prescrizione.

Ma naturalmente l'intento dei politici non è quello di produrre un sistema di leggi efficaci: è quello di continuare a fare il comodo proprio.
E questo dimostra che finché ci troveremo a dover votare il "meno peggio" (perché comunque un passo avanti rispetto ai precedenti c'è) il nostro Paese non riuscirà mai ad emendarsi dall'etichetta di cialtroneria che ormai tutto il mondo gli riconosce.

15 luglio 2008

Io NON lodo Alfano


La notizia è già di qualche giorno fa: e così il Lodo Alfano (ex-Schifani/Maccanico) ce l'ha fatta ed è stato approvato alla Camera con la complicità della sinistra.
Io ripeto e ribadisco che sono profondamente contrario al principio di questa legge, e condivido appieno il significato delle parole di Di Pietro (questo non vuol dire che io sia solidale con i suoi metodi o con i suoi furbeschi spalleggiatori mediatici per cui la giustizia si misura con l'applausometro): con questo provvedimento si autorizzano le quattro più alte cariche dello Stato a commettere qualunque tipo di reato sicuri di non venire mai processati.

Quindi automaticamente si implica che chi arriva a tali posizioni sia per dignità e saggezza superiore alle basse pulsioni che animano il volgo...e questa è un'ipocrisia gigantesca. In Italia, poi...
Ci si vanta tanto di essere in democrazia...Democrazia non vuol dire (solo) poter scegliere liberamente chi va al governo: vuol dire trattamento UGUALE per tutti. Ditemi voi se in questo caso si applica!

E non vale neanche appellarsi al fatto che "è stato necessario per arginare lo strapotere arbitrario dei giudici": d'accordissimo che questi ultimi siano spesso strumentalizzati politicamente ed in malafede, ma il provvedimento emanato non aiuta certo a raddrizzare questo comportamento aberrante, creando invece i presupposti per un'altra forse peggiore abiezione.

Naturalmente lungi da me pensare che l'opposizione sia composta da paladini integerrimi della legalità. Semplicemente contestano perché in quel momento non rivestono tali cariche e quindi non possono usufruirne!
Magari bisognerebbe estendere questo privilegio a tutti i parlamentari...e magari alle cariche locali! Così almeno qualcuno potrebbe stare tranquillo!

P.S.: sull'ultimo argomento, ho letto commenti di gente scandalizzata perché Del Turco sarebbe stato messo in isolamento come un mafioso (curioso...l'articolo de La Stampa è stato rimosso, NdBG)...immagino se al posto suo ci fosse stato Berlusconi...altroché proteste, i girotondini avrebbero indetto due settimane di festeggiamenti!

25 giugno 2008

Della sospensione e delle pene



Allo stesso modo in cui sono contrario al Lodo Schifani che contempla l'immunità per le alte cariche dello Stato, ritengo che l'emendamento in base al quale i processi per reati puniti con pene fino a 10 anni e commessi entro il 30/6/92 vanno sospesi sia un artificio che fa del male al perseguimento della Giustizia in Italia.
Bruno Tinti, Procuratore aggiunto della Repubblica di Torino, non condanna però in toto l'operato dell'esecutivo a riguardo, salvo indicare alcuni ritocchi che lo renderebbero più efficace.

Io non sono d'accordo con il tono da "accontentiamoci" che permea dall'articolo, perché secondo me l'unico modo per rendere efficiente l'aministrazione della Giustizia nel nostro paese (come del resto ribadito dallo stesso Tinti sul libro "Toghe Rotte") consiste nel rivedere completamente il Codice di Procedura Penale e cassare le troppe leggi e leggine ultragarantiste per i rei.
Allo stesso tempo, però, un'analisi accurata del trafiletto dimostra in pochi passaggi logici un aspetto che ai più (solitamente abbagliati dal livore verso il Cavaliere) sfugge: che l'accanimento dell'opposizione nei confronti dell'emendamento è in malafede, o al limite basato su una cattiva informazione di base.
Vale la pena rifletterci...

16 giugno 2008

Il Lodo Schifezza



C'è gran fermento riguardo alle norme che si prevede saranno incluse nel prossimo Pacchetto Sicurezza del governo (mah).
In particolare, l'opposizione - ma anche la Lega - contesta la presunta riproposizione del famigerato Lodo Schifani, quello che a grandi linee garantirebbe la sospensione dei processi per le 5 più alte cariche dello Stato (che comprendono ovviamente il Presidente del Consiglio e i Presidenti delle Camere).

Ora, a prescindere dal fatto che tale provvedimento venga o meno inserito effettivamente nel testo del Pacchetto Sicurezza, ed evitando di strumentalizzare la questione come usano fare determinati quotidiani, una cosa va detta.
Ritengo che una proposta di tale genere sia incivile: per quale motivo sulla Terra si deve ritenere che l'operato di una qualsiasi persona (inclusi quindi i "notabili" di cui al Lodo) non debba poter essere giudicato, qualora si prefiguri l'ipotesi di un reato? Non mi risulta che esista nell'intero arco costituzionale un politico così privo di macchia da potersi scagionare a prescindere (anche perché se esistesse, sarebbe magari lui stesso il primo a desiderare che il processo si svolga, in modo da poter sancire senza dubbio la propria integrità).

Come già detto altre volte, la mia opinione è che le cariche ed i titoli lascino assolutamente il tempo che trovano: il fatto di essere stato nominato Presidente del Consiglio (o anche della Repubblica, per dire) non rende affatto una determinata persona degna di rispetto particolare. Costui SE LO DEVE GUADAGNARE il rispetto, e come tale (vista anche la posizione che ricopre, di rappresentanza del popolo sovrano che l'ha eletto) dev'essere pronto a dimostrare la propria estraneità a comportamenti illeciti al di là di ogni ragionevole dubbio come tutti i cittadini, e non per un presunto "diritto divino" o similare!

Pertanto, ben vengano le critiche della Lega, sempre che siano mosse da valutazioni oggettive (ossia che non nascondano un secondo fine per far inserire qualche altro cavillo, nel classico "do ut des" all'italiana), e sempre che riescano a raggiungere l'obiettivo lecito di far sparire queste potenziali immunità per i suddetti politici.

12 giugno 2008

Logica all'italiana



Sono sempre più allibito da come i personaggi presposti alla tutela della nostra sicurezza come cittadini siano in grado di partorire castronerie aberranti per giustificare la propria scarsa efficienza.

Risale a qualche giorno fa la mirabolante dichiarazione di Luca Palamara, presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, riguardo all'istituendo reato di clandestinità. Secondo il fine pensatore sarebbe improponibile l'introduzione del reato perché imporrebbe un carico ingestibile sull'attuale sistema (chiamiamolo così, come se fosse qualcosa di organizzato) giuridico e carcerario.

Davanti ad esternazioni del genere non si può far altro che rimanere sgomenti. A prescindere dal fatto che il costituendo reato sia più o meno sensato, che senso logico ha impedire la repressione di comportamenti criminali non ancora previsti dal codice penale solo perché le carceri non sono sufficientemente capienti o perché i magistrati sono oberati di lavoro?
Solo in Italia affermazioni di questo tipo possono essere accolte da reazioni differenti dalla selva di fischi con annesso lancio di pomodori e successivo ricovero alla neuro!

Se le cose stanno così tanto vale dichiarare apertamente: "Signori malviventi, continuate pure a delinquere tranquilli perché tanto noi siamo già tanto occupati e non riusciamo a trovare il tempo per giudicarvi..."
Per quanto riguarda il sovraffollamento delle carceri, poi, ci ha già pensato il mai troppo ex Guardasigilli, l'Opinabile Mastella, con il suo mirabolante provvedimento di indulto per il quale non finiremo mai di ringraziarlo abbastanza.

Il vero problema, caro (???) Palamara, è che l'attuale Codice di Procedura Penale contiene tali e tanti appigli e scappatoie, che consentono ai delinquenti di far rinviare e prorogare a ripetizione i vari gradi di giudizio (4: Udienza Preliminare, Tribunale, Appello, Cassazione...per tacere del farraginoso Tribunale delle Libertà...nessun'altra nazione civile prevede così tante revisioni per una sentenza) per i motivi più disparati.
Il risultato, secondo quanto riporta Bruno Tinti, è che solo il 5% dei procedimenti istruiti giunge ad una sentenza: il resto cade in prescrizione e tanti saluti!
E il problema del carcere non si pone neanche: tra semidetenzione, affidamento ai servizi sociali, sospensione della pena e quant'altro, il malvivente - nella remota ipotesi che si giunga ad una sentenza, e di colpevolezza peraltro - può tranquillamente passare il periodo di reclusione a casa propria o in qualche altro luogo di proprio gradimento.

Allora diciamo le cose come stanno: è di stringente necessità che il Codice Penale venga rivisto urgentemente, ridimensionandone l'assurdo garantismo e snellendone la trafila.
Poi dopo possiamo cominciare a parlare di legittimità o meno riguardo all'individuazione di nuovi comportamenti criminosi.
Alfano è giovane: speriamo sia anche sufficientemente volenteroso da cominciare a porre rimedio alla fatiscente situazione in cui versa l'impianto giudiziario italiano (di cui questo è solo un esempio recente)

05 giugno 2008

Una nuova occasione persa



Sulla questione rifiuti ha preso la parola un napoletano eccellente: il presidente Napolitano. Il quale ha perso ancora una volta l'occasione di fare bella figura tacendo, ed invece ha rafforzato l'idea che un personaggio come lui sia decisamente superfluo e sopravvalutato.
Ora chiariamo: in quello che ha detto c'è sicuramente del vero. E' innegabile che molte aziende del nord abbiano contribuito alla situazione rifiuti nel sud mandando a smaltire là buona parte di scarti tossici.
Però, con piglio demagogico, il cosiddetto Capo dello Stato fa di tutta l'erba un fascio: perché mentre i rifiuti del nord possono essere responsabili della non idoneità delle discariche, non vedo cosa c'entrino con la situazione dell'immondizia ordinaria che campeggia da tempo ormai immemore per le strade del capoluogo campano e con l'ostilità degli abitanti verso la realizzazione di altri siti di smaltimento.
Come si dice anche su LegnoStorto, un discorso del genere non fa che avallare la solita posizione di parte della popolazione italica: NOI abbiamo un problema, ve lo dovete accollare anche VOI perché VOI ci DOVETE aiutare.

Però CHI ha autorizzato la realizzazione delle discariche non in regola? CHI ha chiuso un occhio sullo smaltimento illecito? Saranno gli amministratori del nord, o piuttosto quelli locali che, per incapacità o connivenza, lasciano compiere impunemente qualunque misfatto?
Si dirà: "Eh, ma in Campania c'è la Camorra..."
Sacrosanto, allora rafforziamo la presenza delle forze dell'ordine, aumentiamo i controlli...eh ma no, vorremmo mica trasformarci in uno Stato di polizia?

Quindi quel che traspare dal discorso di Napolitano è che anche lui (a cui fa eco la campionessa d'ignavia Rosa Russo Iervolino) è stato assimilato dall'ideologia de "la botte piena, la moglie ubriaca e qualcun altro che paga" (o l'ha sempre pensata così?), il cui unico risultato è quello di spostare la competenza del problema senza risolverlo.

Probabilmente verrà il momento in cui determinata gente cambierà mentalità, e non sarà mai troppo presto.
Io comunque ne dubito fortemente, e nel frattempo le cose non potranno che peggiorare.
Complimenti, Presidente!

28 maggio 2008

Sensazioni deludenti


Sono passati giorni dal mio precedente post, però la sensazione che ho è ancora la stessa: che i provvedimenti presi e le dichiarazioni rilasciate finora dal nuovo esecutivo siano decisamente raffazzonati ed affrettati.

Questo il mio parere:

ICI
Secondo me è sbagliato in linea di principio stabilire delle soglie su quali edifici debbano o meno pagare l'ICI. E' una tassa che va tolta punto e basta, come il bollo auto, il canone RAI e la tassa trimestrale sui conti correnti...perché sono balzelli SUL PATRIMONIO, non sono correlati ad un servizio che lo Stato eroga al contribuente.
Ovvio poi che i Comuni abbiano già stilato le proprie previsioni di bilancio considerando anche gli introiti da ICI, e che questo causi problemi: sarebbe infatti stato più logico che la modifica entrasse in vigore non adesso, ma PRIMA della prossima presentazione del bilancio da parte dei Comuni (tanto le scadenze sono uguali per tutti).
E, a tale proposito, ha pensato il governo a come evitare che un esborso uscito dalla porta rientri dalla finestra sottoforma di una tassa compensativa differente da parte dei Comuni? Vorrei saperne di più su come lo Stato intende riborsare i Comuni per il mancato introito, perché le vaghe allusioni di Tremonti ad una compensazione da parte del governo mi sembrano pericolosamente approssimative.

Mutui
La questione chiave dei mutui è che con il tasso variabile in crescita uno può rischiare di trovarsi a pagare delle rate a cui mensilmente NON PUO' far fronte perché non guadagna abbastanza; rimodularlo in lunghezza può essere l'unico modo per arrivare alla fine del mese. D'altronde le banche i propri soldi li devono riavere indietro, e mi pare anche logico...o ci si aspettava che il governo imponesse alle banche di fare uno sconto sul prestato?
Mi sembrano fuori luogo le preoccupazioni che ho rilevato su qualche sito, dove si evidenzia come il provvedimento possa nuocere alla concorrenza tra istituti di credito, perché il fatto che le banche possano (siano obbligate?) ad offrire una rimodulazione interna del contratto non impedisce che il cittadino possa investigare se altri istituti di credito gli possano offrire delle clausole più vantaggiose...
Ad ogni modo, su un fatto non ci piove: non può e non DEVE essere lo Stato a rifondere il cliente della banca per il rischio che si è accollato con un tasso variabile.

Energia nucleare
Si sta facendo un gran bailamme su questa faccenda. L'atteggiamento "nimby" è quanto di più nocivo ci possa essere per il progresso di una comunità: io sono dell'idea che non ci si debba precludere NESSUNA via alternativa per svincolarsi dalla schiavitù verso il petrolio (e così magari poter mostrare il dito ai caaaaari amici a stelle e striscie quando cercano complici per andare a fare le proprie crociate interessate nei paesi arabi).
Opporsi alla costruzione di centrali nucleari appellandosi alla tragedia di Chernobyl (come ha fatto l'opinabilissima Mercedes Bresso, ciliegina sulla torta della captatio benevolentiae nei confronti dei suoi superiori di partito e dell'onda "nimby" da sfruttare) però è un ragionamento che fa ridere i polli! Credo proprio che in vent'anni la tecnologia sia progredita anche dal punto di vista della sicurezza, e comunque il fatto di non costruire centrali sul nostro territorio non ci mette certo in salvo: se salta una centrale in Francia siamo comunque fregati (a meno che ci sia un campo di forze che emana dalle Alpi che ci possa schermare)

Grandi opere
Il Ponte di Messina (come la TAV, d'altronde) "as is" è una cattedrale nel deserto, perché le infrastrutture afferenti lasciano MOLTO a desiderare(rete ferroviaria in condizioni orrende, rete autostradale idem in particolare al sud). Sarebbe quindi stato opportuno PRIMA mettere a posto le infrastrutture di base, POI fare queste altre opere che (laddove concepite su basi diverse dalla mera speculazione) possono essere utili.
Anche in questo caso l'atteggiamento "nimby", molto diffuso, è decisamente fuori luogo.

Immigrazione
La questione sull'immigrazione secondo me è sbagliata alla base: non ci si deve focalizzare sull'etnia delle persone, quanto sul grado di criminalità. Se uno straniero porta benefici oggettivi al nostro paese, ben venga e faremo in modo di regolarizzarlo.
Chiunque sia causa di delinquenza deve andare FUORI DALLE PALLE: extracomunitario, comunitario, ITALIANO che sia.
La mia idea è semplice: quando uno si rende colpevole LA PRIMA VOLTA di un reato violento deve andare in galera, trascorrere la propria detenzione svolgendo lavori utili alla società, e quindi essere reinserito. Se recidivo dev'essere ESPULSO: in Siberia, in Australia, in Antartide c'è spazio a sufficienza per esiliare le persone non gradite (vedasi il caso del ragazzo tedesco problematico che è stato inviato in Siberia per fare un po' di vita dura e doversi arrangiare)...ovviamente non è un provvedimento che si possa regolamentare in modo superficiale, ma l'idea è quella.

Certo che quelle elencate sono comunque problematiche assolutamente marginali, come anche quella dell'emergenza immondizia in Campania.
I veri problemi gravi su cui spendere sedute su sedute del Parlamento sono la giubilazione di Rete4 dal palinsesto e soprattutto se intitolare o meno una via a Giorgio Almirante, viste le pubblicazioni fortemente razziste che ha sottoscritto come vicedirettore di un periodico al tempo del fascismo...

20 maggio 2008

Bridge over troubled water



Ovviamente non se n'era più parlato durante la reggenza (ahahahahahahahah) Prodi, ma ora è tornato alla ribalta: il Ponte sullo Stretto di Messina.
Matteoli si è dichiarato "già al lavoro per ripartire".
Salta all'occhio una frase utilizzata dal ministro per giustificare la ripresa del progetto: non tanto l'utilità o meno del lavoro nel contesto nazionale (sul quale fronte i pro ed i contro battagliano da tempo immemore, ben prima della TAV, con esito alquanto incerto), ma piuttosto "perché è un impegno che abbiamo preso in campagna elettorale".

Ora, benché la coerenza tra il dire ed il fare sia una condizione basilare per la credibilità di un gruppo di persone (specialmente se si tratta di quelle che sono chiamate a governare il nostro povero Paese), questo non implica buttarsi a capofitto in imprese opinabili solo perché sono state sbandierate al momento della "captatio benevolentiae", anche nel remoto caso in cui fossero animate da buona fede.

Sarebbe piuttosto il caso di analizzare bene il problema con tutti gli annessi e connessi.
Innanzitutto, pur essendo obiettivi che in teoria possono andare di pari passo, si intende dare precedenza al traffico su rotaia o su gomma?
Dico questo perché, in virtù del fatto che sono già stati stanziati MOLTI denari per la realizzazione del tunnel della TAV, sarebbe forse logico proseguire su tale linea di azione e utilizzare Trenitalia (opportunamente sfoltita dai parassiti d'oro) per rendere la rete ferroviaria italiana almeno simile a quella di un qualunque paese europeo.
Sull'altro versante, che senso ha un ponte supermoderno alimentato da autostrade in stato pessimo quali la Salerno-Reggio Calabria e le corrispondenti siciliane?

Invece la mia impressione è che si faccia la corsa all'ottava meraviglia del mondo moderno creando due costose vasche dorate alimentate da tubature arrugginite: passata l'esaltazione del momento dell'apertura, sul lungo termine la farà da padrona la frubilità delle strutture...di conseguenza il gioco potrebbe non valere la candela...

15 maggio 2008

Alla rinfusa



Calma, calma! CALMA!

Il governo si è insediato da pochi giorni e già c'è qualcosa da ridire.
Eh sì, perché i nostri nuovi nocchieri (eh vabbe') sembrano presi tutti dal raptus della legiferazione e del decreto, per mettere una pezza alle situazioni più calde.

Prima Brunetta con la riduzione dell'ingombro cartaceo partendo dalle pagelle, quando in verità bisognerebbe partire proprio dalle stanze dove si legifera...e in secondo luogo con l'anatema contro i fannulloni statali (ma non l'aveva già tirato fuori Ichino nel 2006?)...
Poi arriva Maroni con la proposta di punire con la reclusione l'immigrazione clandestina a prescindere e di istituire un commissario per l'emergenza Rom...mi sembrerebbe più utile cercare di concepire una legge che punisca con l'espulsione dal territorio delle persone che delinquono reiteratamente (compresi i comunitari, ed in particolare gli ITALIANI)...
Dulcis in fundo, ecco Giulio Tremonti che ribadisce il concetto dell'abolizione dell'ICI (punto sul quale, per principio, sono perfettamente d'accordo) e la tassazione delle megaretribuzioni dei dirigenti (e anche qui nulla da obiettare in linea di principio)...però io vorrei delle garanzie in più sul fatto che i Comuni non ci preleveranno le stesse somme in altro modo...e per quanto riguarda i megaemolumenti, perché non partire proprio da parlamentari, sottosegretari e lacché vari?

In buona sostanza: mi sembra che i suddetti signori siano presi dalla smania di voler accontentare l'elettorato a tutti i costi emanando in fretta e furia misure estremamente popolari senza avere riflettuto a sufficienza!
In questo modo si rischia di commettere gli stessi errori della sinistra, quindi: sit down and relax!
Le emergenze ci sono, ed è innegabile. Ma vanno affrontate con un po' più di ponderatezza rispetto a quanto vedo trasparire dai proclami degli ultimi giorni. Altrimenti una potenziale soluzione rischia di diventare una criticità maggiore!

14 maggio 2008

Glieli sfumo sulle spalle, dotto'?



Attendendo di vedere cosa combinerà il nuovo esecutivo (anche se i primi cenni, con le proposte di Brunetta e Maroni, non sono incoraggianti perché tradiscono una decisa precipitazione nella formulazione), un primo fatto sicuramente positivo rispetto al precedente c'è.
Laddove Prodi aveva arruolato 25 ministri, 10 viceministri e 66 sottosegretari (per un totale di 102 membri), il Cavaliere ha ridotto l'ingombro a 21 ministri e 38 sottosegretari (per un totale di 60 componenti).
Sicuramente si sarebbe potuto far di meglio, ma già in questo modo lo spreco ed il proliferare di personaggi prettamente parassitari, laddove non eradicato, è stato almeno contenuto.

Vedremo...

05 maggio 2008

Nuovo catalogo Rapitour online



Mi riallaccio a quanto ho scritto su DeliriumFremens riguardo alla geniale mossa di pubblicare online le dichiarazioni dei redditi dei cittadini.

Mi ha molto stupito la posizione di Vittorio Feltri, col quale solitamente mi trovo d'accordo. Il direttore di Libero, intervistato al TG1, ha bollato di pretestuosità il parere di chi si esprimeva contro il provvedimento in questione perché fornirebbe alla criminalità uno strumento per individuare più facilmente i papabili per attività di rapimento o estorsione. Il referente più immediato è ovviamente Beppe Grillo.
Ecco, non vorrei che l'ansia di prendere le distanze da questo scomodo personaggio avesse minato l'obiettività del giornalista...perché è senz'altro vero che la grande criminalità organizzata non debba ricorrere a tali mezzucci, disponendo di canali di informazione molto più affidabili e capillari, ma la microcriminalità indipendente (del cui rifiorire non possiamo far altro che ringraziare il mai-troppo-ex Guardasigilli Mastella, che vada in malora lui e il suo indulto!) potrebbe sicuramente trarne giovamento.

Ho sentito anche, con raccapriccio, gente che obiettava a questa visione sostenendo che "intanto quelli che hanno veramente i soldi non si fanno intestare niente direttamente e quindi dichiarano una miseria": è un ulteriore esempio dell'atmosfera di "demonizzazione della proprietà" (o più propriamente: di "demonizzazione di chi ha più di me") che scaturisce dalla mentalità pettegola ed invidiosa tipica dell'italiano medio(cre).

Ma, anche tralasciando queste speculazioni ipotetiche, sussistono comunque elementi oggettivi innegabili che rendono fortemente opinabile l'iniziativa del vice-ministro (sì, e Giuliano Ferrara è una vice-ballerina del Bolscioj) Visco.
Innanzitutto è assurdo che, dopo tutte le misure sulla privacy (di cui alcune veramente assurde, come il non poter installare delle telecamere di sorveglianza su una proprietà se si rischiano di inquadrare collateralmente zone pubbliche), venga consentita la diffusione massiccia di informazioni per cui il contribuente NON HA dato il proprio esplicito consenso.
In secondo luogo, la possibilità di consultare in modo anonimo un qualsivoglia numero di dichiarazioni spalanca un portone per comportamenti al limite della liceità: le società di pubblicità e promozione potranno attingere ad una banca dati perfetta per poter profilare i potenziali acquirenti, trovando anche i recapiti per poter più facilmente rompere le palle ai suddetti (ricordiamoci che nella dichiarazione dei redditi sono indicati anche numero di telefono e/o e-mail del contribuente); e non parliamo del mercato del lavoro: se io decido di licenziarmi e propormi ad una nuova azienda, il capo del personale di quest'ultima potrà avere a disposizione i dati relativi ai miei più recenti introiti e, qualora fosse in malafede, poter così ridurre le mie potenzialità di negoziazione...

Va infine segnalato come il primo ad essere in malafede sia appunto Visco stesso quando afferma che la pubblicazione dei redditi sia una pratica comune in tutte le democrazie: in Europa, solo la Finlandia consente di consultare i redditi di chicchessia, mentre negli altri paesi tali dati sono comunque coperti da riserbo, tranne quelli dei politici.
Ma in Italia la Casta non accetterebbe mai di mettersi così in discussione, e perciò deve trovare uno stratagemma per fare in modo che una cosa del genere sia vista come il fumo negli occhi!
Certo, il pretesto della caccia all'evasione rende giustificabile agli occhi di molti italiani il perpetrarsi di qualunque abominio...però anche se questo fosse l'obiettivo principe, al solito si è scelto di intervenire sull'effetto (la dichiarazione) invece che sulla causa: fare in modo che chi gode di un notevole reddito non possa intestare i propri beni a destra e a manca e risultare agevolmente nullatenente (ad esempio dichiarare solo 90.000 Euro quando ciò non sta né in cielo né in terra, vero ProFESSOr Prodi?)

29 aprile 2008

Volo in picchiata



Il Presidente del Consiglio "in pectore" continua ad effettuare mosse pericolose sulla corda tesa della questione Alitalia.
L'ultima provocazione: se l'Unione Europea continuerà ad avere da ridire sul "prestitino" di 300 milioni alla compagnia di bandiera, la medesima potrebbe essere acquisita nientepopodimeno che dalle Ferrovie dello Stato!

Ma complimenti: un altro ente che sarebbe da rottamare immediatamente, oltre ad essere gestito da gente che non conosce o non si cura del significato della parola "qualità del servizio", verrebbe ad accollarsi un ulteriore buco nero che non farebbe altro che peggiorare il già esecrabile esercizio del medesimo.

A meno che...la famosa "cordata italiana" non sia proprio questa! Trenitalia! E magari, perché no, una bella joint venture con le Poste!
Lo auspicherei solo se lo scopo fosse il seguente: un'UNICA procedura di fallimento, risparmiando sul numero di curatori coinvolti.
Altrimenti si astengano!

Cavaliere, ribadisco: cominciamo molto male!

23 aprile 2008

Cominciamo male, malissimo!



Se il buongiorno si vede dal mattino, devo dire che ci siamo alzati col piede sbagliato

Vero è che è stato il governucolicchio ancora in carica ad autorizzare il vergognoso prestito da 300 milioni di Euro per Alitalia, ma il Cavaliere ne è stato complice attivo

E' stato lui infatti a caldeggiare questa risoluzione, in modo da dare al nuovo esecutivo il tempo per trovare una soluzione definitiva. E c'è l'aggravante della panzana secondo cui la Compagnia di Bandiera dovrà restituire il prestito entro fine anno! Ah sì, c'è proprio da crederci

Da tempo vado dicendo che l'unica soluzione valida, in un mondo in cui vige il libero mercato, sarebbe quella di far fallire definitvamente questo baraccone mangiasoldi, come d'altronde chiede anche la Lega. Quello che mi lascia perplesso è che il nuovo esecutivo abbia chiesto al dimissionario di non lesinare sui fondi (tanto paga il contribuente), quando invece basterebbe analizzare come effettivamente si muove la gente in Italia per distribuire in modo più sensato tale ammontare

Illuminante in tal senso l'editoriale del solito apprezzabile Maurizio Guandalini su Metro, rinforzato peraltro dal parere del prof. Marco Ponti, ordinario di Economia dei Trasporti al Politecnico di Milano

Quest'ultimo espone due concetti basilari ma fondamentali per interpretare il futuro del trasporto pubblico nel nostro Paese:


  1. Finché lo Stato continuerà a foraggiare le aziende dei trasporti pubblici, esse non avranno interesse a migliorare l'efficienza del servizio offerto

  2. Finché chi indice le gare coinciderà con chi partecipa, verrà a mancare una sana concorrenza, che rappresenta un elemento chiave per garantire un servizio veramente competitivo e gradito all'utenza.


Però già sappiamo come vanno le cose da noi, ove la pastetta regna sovrana. E ho i miei seri dubbi che l'esecutivo che va ad insediarsi abbia la capacità ma soprattutto la VOLONTA' di cambiare l'andazzo.

Staremo a vedere!

"Why water weeds when you can mow them down? / Why water weeds? They'll just go back underground / Why water weeds? Just let 'em wither away" (Magellan, "Why water weeds" da "Symphony For A Misanthrope" - 2005)

15 aprile 2008

Sono deluso


Non ci siamo.

Chiariamo: nello specifico del metodo elettorale italiano, che prevede che un risultato esca anche se ci fosse una sola scheda valida, preferisco che abbia vinto il PdL che non il PD (nella stessa misura in cui preferirei che mi tagliassero due dita del piede piuttosto che mi cavassero un occhio).

Però gli italiani hanno perso una nuova (e forse la più macroscopica) possibilità di far sentire il proprio silenzio-dissenso! Sinceramente, da quanto avevo letto e sentito su svariati blog nei mesi precedenti le elezioni, mi attendevo una forte percentuale di astensionismo oppure di schede annullate. Così forte da non poter passare inosservata.

Invece no. Com'è possibile che due anni fa fossero tutti per Prodi (perché "minghia, Berlusconi ci ha rotto i cogliooni, mai più, mai più!") ed ora invece abbiano tributato questo oggettivo plebiscito all'Arcinemico? (ma poi la Sinistra se ne deve fare una ragione: Arcinemico di CHI, visto le percentuali che ha portato a casa?)

Ancora una volta gli italiani alle urne si sono dimostrati un branco di pecoroni sul tagadà ("tutti a destraaaa, e-eeee, tutti a sinistraaaa, o-oooo") che abboccano ad ogni fanfaluca che solletichi il loro desiderio di panem et circenses.

E allora che poi non si vengano a lamentare: perché avallando supinamente una procedura elettorale come quella in vigore da noi, poi se ne devono sopportare le conseguenze senza fare tante storie, soprattutto quando il nuovo (seh, mia nonna) esecutivo non manterrà (com'è razionalmente logico) lo Shangri-La di promesse sbandierate durante la bagarre preelettorale!

Solo che purtroppo quel che ha combinato il pecoronume influisce anche sulla mia esistenza, e questo mi deprime ulteriormente...

Va comunque detto che qualche risultato positivo si è ottenuto.

Innanzitutto è diminuito il numero di partiti in Parlamento, che è sempre una cosa positiva: prima di tutto per quanto concerne le previsioni di solidità del governo, ma anche perché è consolidato che le maggiori democrazie mondiali (sì, anche gli USA, di cui contesto la mentalità degli abitanti, ma non certo il loro meccanismo elettorale) presentano non più di due o tre schieramenti.

E poi ci siamo tolti dalle scatole (a a meno di ridicole ma ovviamente mai improbabili abiure) alcuni involucri di vuoto spinto inutili a sé e dannosi agli altri, come Boselli, Storace, Pecoraro Scanio, Giuliano Ferrara, ed anche personaggi grottescamente fuori ruolo come il "sindacalista falce, martello e cachemire", il "lavoratore che mai lavorò": Bertinotti.

Purtroppo fanno da contraltare a queste piccole conquiste le preoccupantissime sirene che suggeriscono che Silvio III intenda arruolare nelle fila dei ministri certi soggetti che mandano un brivido lungo la mia schiena, come "ercolino sempreinpiedi" Dini e "l'uomo che aveva piantato Casini", Giuseppe Pizza.

Spero proprio che siano voci prive di qualunque fondamento.

Comunque questo blog non farà sconti: come ha criticato le innegabili oscenità perpetrate dal precedente esecutivo (dei miei stivali), provvederà a sottolineare le storture che quello costituendo (beati noi, va') andrà a mettere in scena...

Stay tuned!

14 aprile 2008

A volte ritornano



Domani.
Domani riparte la giostra, grottesco baraccone degli orrori.

Al momento, ovviamente, non si sa ancora chi ne uscirà vincitore (se così si può dire), né me ne importa un fico secco, visto che questa accozzaglia di omuncoli - di qualunque colore siano - NON mi rappresenta in alcun modo.

Si sa chi ne uscirà sconfitto però: l'elettorato!

E allora, non appena i giochi saranno conclusi, questo blog tornerà per cercare di stigmatizzare in modo breve le assurdità che sicuramente la nuova accozzaglia di (mal)governo partorirà.

E che il buon Dio abbia pietà delle nostre anime...

06 febbraio 2008

Fine dei giochi



Avrei già voluto scrivere qualcosa il 24 gennaio.
Poi, a causa di malattie e impegni vari, non ce l'ho fatta e ho preferito aspettare l'ultimo atto.

E' finita.
Ingloriosamente, come abbiamo sempre saputo fin dall'inizio.
Le luci si spengono, gli attori se ne vanno mesti.
Solo il trucco sfaldato e rinsecchito persiste sulle loro facce.
Il clown che prima sorrideva sempre, adesso è triste: una gonfia parodia di Pierrot che non fa tenerezza, né fa pena...è semplicemente ridicolo.

Questo similgoverno di cartone tenuto assieme con lo sputo, che ha concepito provvedimenti inverecondi (uno su tutti l'infame indulto) e ha continuato a cercare di nascondere la verità sui soldi a disposizione dietro le ora allarmate, ora rassicuranti (ma quando mai) parole del premier (sì, vabbe'...), a seconda di quel che richiedeva la situazione (ossia spremere i cittadini oppure rabbonirli dopo averli spremuti).
Un governucolicchio che a parole era dalla parte dei lavoratori, ma in verità è divenuto emanazione vergognosa dei poteri della Casta, esattamente come accusavano l'esecutivo precedente.

Adesso anche l'ultimo tentativo disperato di Napolitano (buono pure quello) di evitare che i suoi protetti perdessero il cadreghino ha avuto la sua logica conseguenza: il nulla di fatto.
Onore a Marini che almeno è stato onesto nel non trascinare la pantomima.

Ora ci sarebbe da sperare di andare presto alle urne.
Sì, se ci fosse qualche personaggio degno di rappresentarci e capace di fare gli interessi della collettività.

Purtroppo non è così, e dovremo quindi aspettarci l'ennesimo governo da barzelletta, dove cambierà tutto per non cambiare nulla.

Solo gli elettori possono tentare di fare qualcosa.
E allora, come diceva Richard Pryor in "Chi più spende più guadagna", votate per

NESSUNO DEI SUDDETTI!!!

21 gennaio 2008

Ente turismo

Qualche tempo fa un attuale vicepresidente del Consiglio (vabbe') esortava gli stranieri:

Plìs vìsit de uebsàit bàt plìs visit ìtali...uèr the best càuntri...
etc...



Da oggi questo, ahinoi, non è più possibile!

Solita stupenda figura all'italiana: un progetto interessante, quello di realizzare un portale per promuovere l'unica risorsa che all'estero ci invidiano...forse perché in parte realizzata dalla mano divina, e per la rimanente parte da gente che con la scienza e la politica c'entravano ben poco: gli artisti!

Al solito realizzata da cani con un design ed una accessibilità oblsoleti, su un preventivo grottescamente sproporzionato, una realizzazione con tempistiche geologiche, un'avvilente nullità di contenuti, ed ora - dulcis in fundo - la chiusura rovinosa e fallimentare, dopo aver sperperato 7 milioni di Euro del contribuente, in linea col coraggio e la determinazione dell'attuale manipolo di cialtroni cui è stato incautamente affidato il timone di questo barcone fatiscente che osiamo chiamare patria!

Veramente bravi, complimenti! Un altro traguardo spavaldamente raggiunto dai quaqquaraqua che siedono sugli scranni a Roma!

16 gennaio 2008

Speriamo che sia la volta buona!

Pare - e dico "pare" perché la cautela nei confronti delle dichiarazioni di certi personaggi è d'obbligo - che l'Homo Ceppalonicus abbia finalmente deciso di dimettersi!
Non inganniamoci: non si tratta della lecita vergogna per le soverchie castronerie commesse quale Ministro (seh, buonanotte) della Giustizia (questa sì che è buona), o del disgusto per lo stato putrescente in cui versa l'operato totale della magistratura in Italia...
Noooo...quando mai?

Egli si duole con grida ed alti lai di come sia stata ordita una congiura mediatica e giudiziaria nei confronti suoi e della sua Immacolata famiglia.
A parte il fatto che i giudici dovrebbero sapere che in Italia i processi e le intercettazioni a carico di esponenti politici sono ammessi se e solo se riguardanti parlamentari di destra, come rimanere insensibili al grido di dolore del Guardasigilli?

Vai, Clemente, dai questo segno forte e chiaro...forse tu non potrai vederne il risvolto positivo, ma ti garantisco che ci sono 56 milioni di persone che lo vedono ECCOME!

P.S.: Notare, nell'articolo, l'ultima frase..."Mi dimetto - ha concluso Mastella - perché tra l'amore della mia famiglia e il potere scelgo il primo"
Non "il servizio verso lo Stato"...ma "il potere".
Si commenta da sé e la dice lunga sulla caratura morale dell'individuo e sul suo reale movente in politica.