06 febbraio 2008

Fine dei giochi



Avrei già voluto scrivere qualcosa il 24 gennaio.
Poi, a causa di malattie e impegni vari, non ce l'ho fatta e ho preferito aspettare l'ultimo atto.

E' finita.
Ingloriosamente, come abbiamo sempre saputo fin dall'inizio.
Le luci si spengono, gli attori se ne vanno mesti.
Solo il trucco sfaldato e rinsecchito persiste sulle loro facce.
Il clown che prima sorrideva sempre, adesso è triste: una gonfia parodia di Pierrot che non fa tenerezza, né fa pena...è semplicemente ridicolo.

Questo similgoverno di cartone tenuto assieme con lo sputo, che ha concepito provvedimenti inverecondi (uno su tutti l'infame indulto) e ha continuato a cercare di nascondere la verità sui soldi a disposizione dietro le ora allarmate, ora rassicuranti (ma quando mai) parole del premier (sì, vabbe'...), a seconda di quel che richiedeva la situazione (ossia spremere i cittadini oppure rabbonirli dopo averli spremuti).
Un governucolicchio che a parole era dalla parte dei lavoratori, ma in verità è divenuto emanazione vergognosa dei poteri della Casta, esattamente come accusavano l'esecutivo precedente.

Adesso anche l'ultimo tentativo disperato di Napolitano (buono pure quello) di evitare che i suoi protetti perdessero il cadreghino ha avuto la sua logica conseguenza: il nulla di fatto.
Onore a Marini che almeno è stato onesto nel non trascinare la pantomima.

Ora ci sarebbe da sperare di andare presto alle urne.
Sì, se ci fosse qualche personaggio degno di rappresentarci e capace di fare gli interessi della collettività.

Purtroppo non è così, e dovremo quindi aspettarci l'ennesimo governo da barzelletta, dove cambierà tutto per non cambiare nulla.

Solo gli elettori possono tentare di fare qualcosa.
E allora, come diceva Richard Pryor in "Chi più spende più guadagna", votate per

NESSUNO DEI SUDDETTI!!!

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