29 ottobre 2009

Ridicule



Martedì sera Berlusconi ha telefonato in diretta a Ballarò per ribadire il concetto di una persecuzione dei magistrati comunisti contro la sua persona.
Sinceramente è stata un'esibizione di cui non si sentiva la mancanza.

Ora, che i magistrati siano schierati e strumentalizzati politicamente, nonché tutt'altro che al di spora di ogni sospetto, è un fatto (consiglio di leggere "Roba Nostra" di Carlo Vulpio per farsi un'idea) che solo i più ottusi sostenitori dell'antiberlusconismo possono ostinarsi a non voler vedere: altrimenti non si spiegherebbero casi come il processo SME dove è finito nel mirino degli inquirenti solo il Cavaliere, mentre altra gentaglia come De Benedetti e il ProFESSOr Prodi ne siano usciti miracolosamente illesi.

Ciononostante, con la sceneggiata dell'altra sera non ha fatto altro che esporsi ancora una volta al pubblico ludibrio, facendo peraltro la figura dell'ossessionato che ripete sempre la stessa solfa (me ne vengono in mente alcuni altri, peraltro).
Continuare a sbraitare ossessivamente di essere la povera vittima (andiamo, non è uno stinco di santo) dei "giudici comunisti" ha come immediato risultato la progressiva perdita della residua credibilità dell'individuo, che ricalca lo schema "excusatio non petita, accusatio manifesta" e rafforza le convinzioni di chi ritiene che questo schema persecutorio risieda esclusivamente nella mente paranoica di chi lo proclama.

Non è il segnale che io voglio vedere da parte di un Premier, da cui mi aspetto argomentazioni un po' più fredde e soprattutto circostanziate.

27 ottobre 2009

E pluribus unum



Sarò breve.

Pierluigi Bersani ha vinto le Primarie del PD. E meno male.

Sul personaggio e sui suoi sfidanti condivido le opinioni di Luciano Mollea.

Ora che la piazza si è espressa, la finiamo una volta per tutte con il veltronismo da fighetti?
Grazie.

08 ottobre 2009

Una scelta sensata



La Corte Costituzionale ha bocciato il Lodo Alfano, e io personalmente la ritengo una scelta giusta.

La Consulta ha fornito due motivazioni, una assolutamente condivisibile, l'altra trascurabile.

La prima chiarifica che il Lodo sarebbe stato in aperto contrasto con il principio (sensato prima ancora che stabilito dall'Art.3 della Costituzione): quello secondo cui tutti i cittadini devono ricevere uguale trattamento di fronte alla Legge.
Ed in effetti trovo assurdo che si possa pensare di concedere ad un'elite ristretta di persone un'immunità verso procedimenti legali, qualunque sia il loro titolo.
Se il Governo vuole evitare che il proprio operato sia ostacolato da questioni legali che coinvolgano i propri membri, un modo c'è comunque: che essi siano irreprensibili.
So bene che nell'attuale esecutivo non è così, ma questa non è una giustificazione seria per un provvedimento come quello in esame.

L'altra motivazione è più "tecnica", il che nella fattispecie si traduce con "lana caprina": proprio in virtù della disparità di trattamento che introduce, la procedura di proposizione del Lodo violerebbe l'Art.138 della Costituzione, perché si tratterebbe di una modifica da effettuarsi solo attraverso una Legge Costituzionale.
A me questa interpretazione piace poco, perché in questo modo si riveste la Costituzione di una "aura" di immutabilità che stride fortemente con la realtà dei fatti: a partire dai principi fondamentali dello Stato, il documento necessita infatti di una pesante revisione in tutta la sua formulazione, perché contiene vari abomini (come l'esecrando Art.75, che non ammette il referendum per le leggi tributarie e di bilancio...d'altronde come si può pensare che i cittadini possano arrogarsi il diritto di avere voce in capitolo riguardo ai PROPRI soldi?), ed il procedimento attualmente vigente è forse un tantino complesso e convoluto per essere efficace...

Ad ogni modo, il Lodo è stato bloccato, e ovviamente l'opposizione sbava copiosamente profetizzando che l'Arcinemico venga finalmente affidato alle cure della Giustizia (Terrena prima che Divina): beh, ne hanno ben donde, visto che con la compattezza che palesano, non hanno altro mezzo per arrivare a governare se non togliere di mezzo fisicamente il leader avverso.

Solo che...se Berlusconi venisse condannato, e il governo cadesse...come farebbero loro a esprimere delle proposte di gestione della Cosa Pubblica, visto che verrebbero loro a mancare delle iniziative cui appendere un "NOT" davanti e farle proprie?

P.S.: va detto ad onor del vero che un cicinino di ragione il Cavaliere ce l'ha quando dice che la magistratura è politicizzata e schierata...e anche che le toghe siano immacolate e super partes è veramente un'affermazione che non sta né in cielo né in terra! Per approfondimenti suggerisco di leggere Toghe Rotte, Roba Nostra e Magistrati: l'Ultracasta, naturalmente dopo aver fatto scorta di Maalox...