07 novembre 2008

Non ci siamo



Eh, colpa mia!
Ieri non ho sottolineato il fatto che quanto detto per Gasparri e Dell'Utri vale anche - e soprattutto - per il "sorvegliato speciale" numero 1: Berlusconi.

Sinceramente la battuta su Obama poteva risparmiarsela: non fa ridere e fallisce miseramente nell'intento di renderlo simpatico...per dirla tutta è una stronzata bella e buona!
Ora, il giusto modo di trattare questa uscita sarebbe quello di solito riservato alle battute mosce di chi vuole fare il piacione alle feste: il silenzio e l'indifferenza.

Invece ha ancora una volta dato modo all'opposizione di sollevare un putiferio di dimensione nazionale, impegnandosi nello sport nazionale nel cui è più esperta, lo stracciamento delle vesti nel nome del peggior abominio partorito dalla scienza diplomatica dell'ultimo millennio: la "political correctness".

Poi mi sono immaginato come sarebbe stato se la battuta in questione fosse stata pronunciata da Luciana Litizzetto (perché oggettivamente lo stile è quello) invece che dal premier: sicuramente i denigratori di quest'ultimo avrebbero plaudito al gusto umoristico e all'originalità della comica torinese (più precisamente bosconerese).
Del resto nessuno (giustamente) si scandalizza più quando danno a lui del nano, o quando qualcuno apostrofa Brunetta come "energumeno tascabile" (vero, D'Alema?)
Ma d'altronde i nostri due sono tanto nani in senso lato quanto Obama è abbronzato, sempre in senso lato: sono fatti squisitamente oggettivi.

Evidentemente, sebbene tutti gli animali siano uguali, alcuni si ritengono più uguali degli altri, e il buon vecchio esercizio dei due pesi e delle due misure è sempre un classico a casa nostra per chi si sente moralmente ed intellettualmente superiore agli altri.
Fortunatamente il tanto acclamato strumento della satira sta per rivoltarsi verso chi l'ha ideato, sempre a causa dell'ipocrisia che è alla base della "political correctness".

Ah già ma dimenticavo: Obama non può essere vittima di satira...egli incarna l'ideale della Democrazia, e quindi è perfetto.

P.S.: non lo direste mai, ma tra McCain ed Obama io avrei dato il voto a quest'ultimo...perché la velleità da sceriffi del mondo incarnato dai repubblicani mi dà un fastidio veramente senza pari.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il tuo ragionamento dei due pesi e due misure mi convince poco nella misura in cui non si possono paragonare le battute della litizzetto, o di tutti gli altri comici che fanno satira, con i dicorsi di un capo di stato.
Lui è stato eletto per rappresentare al meglio l'italia, non per fare avanspettacolo di bassa lega...

Unknown ha detto...

Sul fatto che lui sia stato eletto per rappresentarci e non per fare battute da osteria sono d'accordo.
Quello che trovo esagerato e grottesco è che l'opposizione pianti tutto il putiferio ben noto su una battuta da osteria che invece avrebbe dovuto essere trattata come merita: ignorata.

E mi dà ancora più fastidio che a scatenare il cancan sia una parte politica che non si fa molti problemi ad apostrofare con epiteti canzonatori lo schieramento avverso (l'esempio citato di D'Alema, giustificato inoltre “culturalmente” da molti cosiddetti intellettuali, in quanto reazione alla manomissione che il governo avrebbe fatto della legge sui disabili...mah)

Comunque, Anonimo...palesati pure...io non mangio nessuno!