26 luglio 2007

Largo ai giovani!

Il nascituro Partito Democratico ogni giorno fornisce spunti che, se fossimo al cinema, sarebbero di ilarità pura...mentre purtroppo siamo nella vita reale e non c'è proprio niente da ridere!

Ieri sera è stato presentato il Comitato promotore di Roma e del Lazio per la candidatura di Walter Veltroni a segretario del Partito Democratico. E già questa è un'operazione deprimente...
Ma ecco che il partito che dovrebbe rinnovare la politica in Italia tira fuori dalla manica un asso pigliatutto: presidente del Comitato sarà nientepopodimeno che il giovane Oscar Luigi Scalfaro...

Goffredo Bertini la indica come "una straordinaria opportunità e un vero onore" poiché dal senatore "in questi anni è venuta una lezione, energica e vitale, di rispetto dei principi di libertà delle istituzioni democratiche e soprattutto della costituzione italiana".
Pare che Fassino abbia addirittura indicato il mai troppo ex-Presidente come "il riferimento per una nuova stagione della politica italiana!"

Ecco che questa scelta rappresenta la risposta forte a chi lamentava la scarsa presenza di gente giovane nel nuovo partito!

C'era voglia di qualcosa di nuovo...e infatti nel PD ci saranno DI NUOVO i soliti quaqquaraqua...

11 luglio 2007

Una volta non era Berlusconi a farsi figuracce?

Evidentemente l'onorevole Ministro dell'Interno ha voluto adeguarsi: Amato infatti sostiene che "Picchiare le donne è tradizione siculo-pakistana"

L'opposizione ha colto la palla al balzo e la Prestigiacomo ha minacciato querele.
Idem il mai prima d'ora sentito senatore Quagliariello di Forza Italia!

Il bello è che anche gli alleati gli sparano contro (e che altro potevano fare, anche loro?)

Ma questi non dovevano essere ben differenti dal cafone Cavaliere? Mah...

10 luglio 2007

Sì...no...ma...forse...

Il salvatore unico della patria, il Walterone che dovrebbe traghettarci tutti verso nuovi splendenti lidi di democrazia, comincia a mostrare le crepe nel proprio maquillage.

Con un eclatante colpo di cerchiobottismo, egli ha proclamato: "Sostengo il referendum ma non firmo".
Come?
Ma non era forse lui che appoggiava la necessità di rivedere l'attuale legge elettorale?

Complimenti per la coerenza.

In via puramente teorica, essendo egli un parlamentare democratico come vuol farci credere, dovrebbe essere suo massimo interesse consentire che l'elettorato si esprima sulle questioni importanti della Cosa Pubblica: e quale strumento ha a disposizione il popolo (parola tanto gradita ai signori in rosso che siederanno negli scranni del cosiddetto Partito Democratico) per esprimersi? Il referendum, che diamine!

Ora, io potrei anche capire la sua ritrosia se non lo ritenesse opportuno (e sarebbe anche una posizione encomiabile: in effetti un referendum costa allo stato centinaia di migliaia di euro, e naturalmente indire consultazioni inopportune avrebbe come effetto primario quello di imporre una salassata alle casse dello Stato = tasche dei contribuenti).

Ma non è questo il caso, perché come egli stesso dice, egli il referendum "lo sostiene".
Allora come mai non firma? Sempre il Grande Risolutore svela l'arcano: perché fa parte di una coalizione che la pensa diversamente! (scusate, Marini invece è forse dell'opposizione?)

E gettiamola, questa maschera! Vuol dire che non intende scontentare chi gli ha promesso un comodo cadreghino per quando il tempo della sua grande avventura al timone del Palazzo Civico Capitolino sarà irrimediabilmente scaduto...

Niente da dire, è veramente un uomo che ha il coraggio di esprimere le opnioni degli altri!
Ma voi amici della sinistra, lo volete proprio un leader così?

"Inside my heart is breaking, my makeup may be fading but my smile still stays on" ("The Show must go on", Queen, 1991)

05 luglio 2007

Carboni ardenti

Tempi critici per il simil-quasi-pseudo-governucolicchio, dove a Matrix Di Pietro cerca di rubare la scena a Mentana improvvisandosi giornalista perché "con l'aria che tira al governo meglio essere preparati a fare di tutto" (scena proposta anche a Blob), e dove sua poliedricità Lamberto Dini - un uomo che ha cambiato più schieramenti di quanto Rocco Siffredi abbia cambiato posizioni - sbotta "Per me il governo può anche cadere"...

Staremo a vedere!