Ovviamente, non volendo essere da meno dei soggetti che si sono esibiti prima, anche il Cavaliere ieri ha ritenuto doveroso stupire la platea con affermazioni "outré".
Anche in questo caso, comunque, ci sono stati dei concetti assolutamente condivisibili: 630 deputati e 315 senatori sono decisamente TROPPI, e in questo caso il modello statunitense mi sembra un'ottima pietra di paragone! D'altronde se là non sono richiesti più di 100 senatori e 435 deputati per far funzionare la cosa pubblica (in modo sensibilmente più efficace che non da noi), non capisco come mai in Italia sia necessario ospitare un numero quasi doppio di rappresentanti quando la nostra popolazione è un quinto di quella degli Stati Uniti!
Mappando quelle cifre sulla nostra geografia politica, si avrebbero:
- 5 senatori e circa 22 deputati per ciascuna Regione, ossia
- circa 1 senatore e 4 deputati per ciascuna Provincia (ammesso e non concesso che tali Enti abbiano ancora una qualche ragione d'esistere), ossia
- 1 senatore ogni 600.000 abitanti e 1 deputato ogni circa 138.000 abitanti
Vi pare poco? Pensando appunto ad una realtà tanto variegata come quella americana, direi di no.
D'altronde avevo già pensato ad una riduzione ancora più drastica dei rappresentanti in un mio ragionamento dell'anno scorso.
Ora, la necessità di ridimensionare il numero di Parlamentari è oggettivamente sensata, mentre non lo è utilizzare una proposta di questo tipo per effettuare una delegittimazione del Parlamento.
Dice bene Fini quando ribadisce il ruolo fondamentale di legislazione svolto dalle Camere: in tutte le democrazie moderne la formulazione delle leggi prevede una stesura ed una revisione da parte di almeno due entità di questo tipo (appunto House of Representatives e Senate in USA, House of Lords e House of Commons in UK, Sénat e Assemblée nationale in Francia, e così via...).
Delegittimare questo meccanismo (magari per favorire l'utilizzo indiscriminato di decreti legge) avrebbe delle ripercussioni decisamente gravi.
Per non parlare dell'invito a concedere maggiori poteri al premier...ma stiamo scherzando? E quali poteri vorrebbe ancora avere? Raccogliere in un'unica figura il potere legislativo, esecutivo e giudiziario senza rendere conto a nessuno sul proprio operato?
A casa mia questa si chiamerebbe "dittatura" e, a mia memoria, dopo Giulio Cesare ha solo sempre prodotto effetti devastanti (a parte i palesi casi di Mussolini e Hitler, occorre ricordare la Spagna di Franco, il Nicaragua, l'Argentina, il Chile di Pinochet, le Filippine, e così via...)
Sinceramente spero che l'ondata di caldo passi presto, di modo che gli influssi nefasti della calura svaniscano tempestivamente prima che qualcuno si convinca a prendere sul serio queste baggianate!