26 novembre 2009



Oggi, quando ho visto il titolo di questa notizia, il mio commento istintivo è stato: "NO!"
Ok, se avete finito di indignarvi e di darmi del razzista, consentitemi di puntualizzare.

Vi garantisco che la connotazione della mia reazione è tutt'altro che di matrice razzista.
Il nord, ma più in generale l'Italia, NON ha bisogno del Sud allo stesso modo in cui NON ha bisogno ad esempio della Provincia di Bolzano*.
Non per questioni di etnia degli abitanti, ma semplicemente perché rappresentano realtà sociopolitiche che danneggiano il tessuto economico e gestionale della penisola tutta. La gestione degli Enti Locali che amministrano tali zone costituisce un vero e proprio "buco nero" per le risorse monetarie nazionali e - in parecchi casi - per i fondi dell'Unione Europea.

Il governatore della Banca d'Italia Draghi e il Presidente hanno semplicisticamente identificato il problema a metà.
E' senz'altro vero che la criminalità organizzata abbia infiltrato molte pubbliche amministrazioni, ma "la carenza di fiducia tra cittadini e tra cittadini e istituzioni, la scarsa attenzione prestata al rispetto delle norme, l’insufficiente controllo esercitato dagli elettori nei confronti degli amministratori eletti" che Draghi denuncia è solo parzialmente imputabile a tali fenomeni.
Esistono svariate testimonianze del fatto che sovente chi è preposto alla gestione della Cosa Pubblica ce la fa benissimo da solo a perpetrare comportamenti che nulla hanno da invidiare ai meccanismi delle cosche: anche e soprattutto in territori in cui "tradizionalmente" la grande criminalità organizzata non ha radici.
Esemplari in questo senso i casi di Patrizia De Palma (in Di Giandomenico) in Molise, i magheggi del governatore Bubbico o della Procura di Potenza in Basilicata, l'inchiesta Poseidon in Calabria e così via...

E' un dato di fatto che tali malversazioni vengano realizzate con maggior frequenza da Roma (INCLUSA) in giù...i tanti meridionali onesti dovrebbero essere i primi ad esserne scandalizzati e disgustati, e riconoscere che è effettivamente così!

E' questa la caratteristica del Sud di cui l'Italia tutta NON HA BISOGNO, anzi deve rifuggire come la peste bubb(ic)onica!
Ed è su questo che i nostri governanti dovrebbero riflettere, posto che a loro interessi di più che non esibire una solidarietà pseduoantirazzistica di facciata, che peraltro in questa accezione non ha ragion d'essere.

*: non è che le amministrazioni altoatesine siano infiltrate dalla criminalità organizzata, o che si siano macchiate di reati contro il patrimonio o in genere...ma leggere del profumato guiderdone che viene versato periodicamente alla Provincia di Bolzano senza il quale si sarebbe già rischiata la guerra civile, mi fa decisamente venir voglia di invitarli a farsi annettere dall'Austria, visto anche quanto stimano i propri compatrioti...

17 novembre 2009

Slogan calzanti



Aaaahhh...è partita la campagna elettorale in vista delle elezioni per il presidente della Regione Piemonte che si terranno in primavera...
Ed è tutto un florilegio di manifesti in cui candidati e supporter vari si alternano nel cercare di infondere fiducia nei poveri elettori.

E' decisamente grottesco quello di Roberto Cota dove, a fianco del faccione sorridente del supporter Enzo Ghigo, il candidato leghista sembra decisamente un membro di Elio e le Storie Tese con la parrucca...
Ma sicuramente lo slogan più rispondente a verità è quello della BRESSidente uscente, riportato nell'immagine.
Abbiamo in effetti vissuto 5 anni di passione sotto il suo governo: per marzo spero sinceramente che cambi la situazione e ci sia una risurrezione!

13 novembre 2009

Raffazzoniamo


Ieri è stato depositato un Disegno di Legge contenente le "Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi": l'intento è nobile nelle parole, ma nei fatti temo che si tratterà della solita norma "un tanto al chilo", che manderà in prescrizione presto e bene (si fa per dire) tanti reati "minori" (tra cui molti finanziari, per il livore ulteriore di chi già tiene nel mirino il Berlusca) quando la loro durata supererà un certo tempo.

E' banalmente ovvio che questa formulazione spronerà i legali ad architettare qualunque tipo di lungaggini per fare in modo che i termini vengano sforati e tanti saluti a tutti!


Mi sembra una versione più elaborata e meno sfacciata dell'esecrando indulto di Mastelliana memoria: secondo la magistratura (che ovviamente è alacre e super partes, ooooooooohhhhhh se lo è, aaaaaahhhhh se lo è...ma ciononostante in questo caso ha ragione da vendere) "sono a rischio di prescrizione una moltitudine di procedimenti che riguardano reati gravi quali: abuso d’ufficio, corruzione semplice e in atti giudiziari, rivelazione di segreti d’ufficio, truffa semplice o aggravata, frodi comunitarie, frodi fiscali, falsi in bilancio, bancarotta preferenziale, intercettazioni illecite, reati informatici, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti, traffico di rifiuti, vendita di prodotti in violazione del diritto d’autore, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, calunnia e falsa testimonianza, lesioni personali, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in famiglia, incendio, aborto clandestino."


Io non so voi, ma per quanto mi riguarda non è certo questa l'idea di "Giustizia efficiente" che ho in mente: è assolutamente necessario accorciare drasticamente la durata dei processi, ma non è agendo con l'accetta dopo essersi bendati che si può risolvere il problema.
Sarebbe invece il caso di prendere provvedimenti per combattere in modo serio l'inerzia ed il clientelismo che albergano nei tribunali, e ridurre le tonnellate di burocrazia lenta e ridondante necessaria a produrre gli atti per i vari gradi di ciascun processo.

Intervistato da Metro, l'avvocato Ezio Bonanni esprime concetti difficilmente non condivisibili: "Se nel dibattimento si utilizzassero gli atti raccolti nella fase preliminare avremmo una procedura più snella. Invece dopo il rinvio a giudizio si inizia daccapo. Bisognerebbe far arrivare in aula solo i processi per i reati di allarme sociale. Gli altri, dal giudice di pace. E per le malattie professionali: se in una fabbrica 100 operai si ammalano di mesotelioma è inutile che ognuno produca una perizia. Ne basterebbe una sola."

Adesso vedremo come evolverà la faccenda (Deo gratias si tratta ancora solo di un DISEGNO di legge), ma ribadisco: quella prevista da questa accozzaglia di norme non è gestione efficiente della Giustizia.
Mi rincresce dirlo ma in questo modo finiranno per essere privilegiati i soliti noti amicici degli amicici, con particolare riguardo a chi è stato inquisito per i reati finanziari.

Aggiungiamoci che qualche sciagurato personaggio ha assurdamente riproposto l'istituzione della immunità per i parlamentari, et voilà: l'esecrabile Lodo Alfano, uscito dalla porta, è rientrato dalla finestra modificato nella forma sicuramente, ma non nella sostanza.

E questo, sinceramente, mi riempie di sconforto.