09 ottobre 2006

Dall'estero ci guardano...

L'Economist aveva grandi aspettative riguardo al nuovo esecutivo.
Puntualmente smentite, com'è sotto gli occhi di tutti - tranne che degli sto(lt/ic)i sostenitori dotati di occhiali griffati Salumi Beretta e di odio viscerale verso il Cavaliere.

E anche l'Economist stesso svela quello che su questo blog si va dicendo dal suo esordio (e che il sottoscritto ripete da 10 anni): destra o sinistra...cambiare tutto per non cambiare niente!

Interessante il rumore prodotto dalle unghie di Pecoraro Scanio mentre scivola tentando disperatamente di abbarbicarsi sul vetro che reca torreggianti la regola aurea prima della nuova maggioranza (si fa per dire): "Quel che fai tu non va bene, ma se lo faccio io va bene"

«Premesso che l'Economist non è mai stato benevolo coi governi italiani, con Berlusconi la credibilità del nostro Paese è peggiorata. E quindi è inevitabile che anche i nostri atti vengano letti con un pregiudizio negativo»

Mi perdoni, messer Pecoraro, ma queste sono scuse da asilo nido...fino a quando continueremo ad imputare le castronerie dell'attuale governo (si fa per dire) al precedente?
Ma un minimo di assunzione di responsabilità non è contemplata dalla vostra etica?

L'unica voce che si distingue (e per la seconda volta devo fargli un plauso, nonostante il personaggio mi sia poco simpatico) per obiettività è Marco Rizzo:

Per Marco Rizzo (Pdci) il settimanale ha ragione sul fisco, «perché alla fine un operaio di Mirafiori con moglie e due figli a carico ci rimette», ma ha torto sulla richiesta di maggior rigore: «La gente è già infuriata così».

Chissà come mai adesso il centrosinistra non impugna più baldanzoso il prestigioso settimanale finanziario d'oltremanica come faceva quando quest'ultimo criticava Berlusconi?

Se l'attuale esecutivo vuol dimostrare di avere interesse per qualcosa di più che il proprio attaccamento al cadreghino (cosa della quale dubito fortemente), deve cominciare con un bel bagno di umiltà, smettendola in primis di comportarsi come gli intoccabili "Unti del Signore" (atteggiamento tanto criticato nel Cavaliere)...ma anche qua dubito che ne abbiano la capacità, e buona parte di responsabilità è imputabile all'atteggiamento degli sto(ic/lt)i sostenitori...

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