25 maggio 2007

Colpito in pieno

Sempre degno di nota il contributo di Maurizio Blondet su EffeDiEffe.
In particolare, uno dei suoi ultimi articoli dipinge un quadro cinico, impietoso e desolatamente veritiero della situazione attuale.

Vorrei sottolineare in particolare alcuni passaggi che ritengo sia opportuno vagliare con la massima attenzione:

L'antipolitica è dividere artificalmente il popolo su questioni irrilevanti e senza dignità.Sui DICO ci dividiamo; ma sulle troppe tasse, sul tesoretto divorato da statali e sindacati, elettori di sinistra e di destra tendono a vederla nello stesso modo: ed è questo che fa paura a lorsignori, il possibile rinsaldarsi dell'elettorato contro di loro.
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Antipolitica è fare la politica per mestiere, per lucrare paghe colossali indebite, per le autoblù e i privilegi, senza uno straccio di progetto per il Paese a parte la torchia tributaria.La rivolta contro i costi dei parassiti è il primo fondamento della politica.
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Ingenua la Lega di Bossi, quando lanciò l'idea di secessione: non s'è accorta che l'Italia è tutto un ribollire di secessioni permanenti, rivendicative, provinciali e sindacali.Secessionisti i valligiani che impediscono l'alta velocità e tagliano fuori l'Italia dalle linee veloci europee, perché guardano solo alla loro valle disturbata dagli scavi.Secessionisti i comunelli che rifiutano la rumenta di Napoli.Secessionisti quelli che non vogliono la centrale e la raffineria.Chi se ne frega degli altri: prima noi.Un pullulare infinito di secessioni minime, l'una verso l'altra ostili.Mai una sola voce conscia del bene comune, disposta a qualche sacrificio per l'interesse generale.

Questa è l'Italia, amici miei.
E devo dire che i rappresentanti che sono stati eletti rappresentano un fedele specchio dell'andazzo comune, perpetrando le medesime azioni sottobanco che imputavano al precedente esecutivo, e dimostrandosi ancora una volta perfettamente coerenti e trasparenti verso il cittadino.

Ma l'importante è che vinca la Nazionale!

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