27 marzo 2009

italy.va



Ha vinto la linea di Casini.

Ora, a parte l'ipocrisia di Schifani (che prima sottolinea che il Papa è un capo di stato straniero, e poi si dichiara soddisfatto dell'esito dei lavori che sanciscono l'adesione in toto alla vision del Pontefice), sinceramente non si capisce il senso di una legge che ti consente di depositare un testamento biologico autenticato, ma poi in ultima analisi dichiara che i medici non sono tenuti a prenderne atto, anzi, nel caso di sospensione dell'alimentazione forzata, rischiano di finire in galera.

La sospensione o meno delle terapie in casi irreversibili non può essere altro che una questione che riguarda esclusivamente la coscienza dei parenti e degli amici delle persone che si trovano in tali condizioni.

Uno stato che si proclama "laico" non può, a mio avviso, costringere de facto anche chi non crede alla possibilità di un intervento divino, a sposare il punto di vista delle autorità della religione più diffusa (per ora) sul territorio nazionale.

Anche perché - ribadiamolo - il clero non ha alcun titolo per esercitare decisioni politiche. Almeno al di fuori del Vaticano, s'intende.

Nessun commento: