26 aprile 2006

Due pesi e due misure - Part II

Ieri, Festa della Liberazione, si è svolta la classica manifestazione a Milano. Non sono mancati gesti deprecabili.

AUTONOMI CONTRO ISRAELE - Gli autonomi appena avvistate le bandiere di Israele hanno iniziato a scandire slogan come «Intifada, Palestina libera, Palestina rossa, stato di Israele, stato terrorista». La polizia ha fatto passare la brigata ebraica trattenendo dietro un cordone gli autonomi, molti dei quali hanno urlato «sionisti, assassini». Molti, comunque, in piazza si sono dissociati applaudendo il passaggio della brigata ebraica e scandendo slogan «pace, pace». «Questa reazione è un fraintendimento della nostra presenza», ha detto l'ex rabbino capo Laras. Ma un altro episodio antisemita si è verificato nella giornata. Due bandiere israeliane sono state bruciate da alcuni autonomi che facevano parte del gruppo che è stato tenuto a distanza dal corteo ufficiale. Il primo episodio è accaduto in via Arquà, in prossimità di via Padova, dove alcune decine di autonomi si erano ritrovati. Fra le bandiere in loro possesso c'era anche quella di Israele che, ad un certo punto, è stata calpestata e data alle fiamme. La scena si è ripetuta più tardi quando, in corso Venezia, gli autonomi hanno tirato fuori un'altra bandiera israeliana per incendiarla.

Ok, supponiamo pure che sia stato un modo per protestare contro la politica militare Israeliana...
Ma com'è che le manifestazioni antisemite vanno condannate solo quando le fanno quelli della destra? Scommettiamo che, se fosse stato qualcuno di Forza Nuova a bruciare una bandiera israeliana, la sinistra avrebbe reagito stracciandosi le vesti e agitando il solito spauracchio del nazifascismo?

Anche in questo caso: due pesi e due misure! Patetici e supponenti!
E non ho sentito voci di condanna dell'episodio da parte della sinistra (Prodi si è limitato a criticare chi ha fischiato la Moratti)...

(P.S.: comunque le manifestazioni di odio verso un altro popolo sono sempre e comunque delle azioni spregevoli e meschine, indipendentemente da chi le idea e le mette in pratica)

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