18 aprile 2006

Gaffes - part 1

(avrebbe potuto intitolarsi anche Qualcosa si muove - part 2)

Durante un'intervista al Corriere della Sera, Massimo D'Alema ha prodotto (alla precisa domanda se la costituzione di un partito democratico sotto l'egida DS prevedesse un'apertura anche alla Rosa nel Pugno) la seguente esternazione:

«Mi pare che la Rosa nel Pugno fosse solo un cartello elettorale»
Pronta la replica dei sostenitori del partito ex-radicale, ad opera di Federico Punzi, dirigente di Radicali Italiani:

«(D'Alema, NdR) Astuto si inserisce tra socialisti e radicali per separare il grano e il loglio, facendo leva sulla delusione per un risultato elettorale della Rosa inferiore alle aspettative. C'era da aspettarselo, ma a questo punto non resta che attendere la replica, che spetta a Boselli, che speriamo sollecita.
...
Se la provocazione di d'Alema dovesse rivelarsi una politica, ci sarebbe da passare all'opposizione, almeno come approccio mentale. Altro che Ministeri e incarichi di governo alla Rosa nel Pugno. Aspettiamo di vedere i nomi, se all'Economia vanno Monti o Padoa Schioppa, o se la Bonino può finire agli Esteri. Solo con un governo di altissimo profilo, nel programma e negli uomini, Prodi può sperare di superare i limiti della ridotta maggioranza al Senato. Al di fuori di queste ipotesi, il lavoro da fare è troppo e troppo importante per immischiarsi nel governicchio del prodino.»


C'è però da dire che tale mancanza di avvedutezza diplomatica mal si addice al D'Alema che conosciamo...qui gatta ci cova!

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