28 aprile 2006

Tutto gratis

Ormai non è più una novità: i parlamentari godono di svariati benefit, come testimoniato da La Repubblica.
Orbene: mi aspetto che la nuova maggioranza, così democratica, così vicina alla gente, così scandalizzata dalle leggi che portano vantaggi personali ai politici, così integerrimamente onesta, si accorga che questi sono soldi rubati ai contribuenti e pertanto ridimensioni - se non proprio eliminarne parecchie - queste agevolazioni.

26 aprile 2006

Ingerenze estere

Tanto per gradire, il 13 di Aprile sul Wall Street Journal è toccato a Michael Ledeen dare alcuni "consigli" a Romano Prodi:

Mr. Prodi is certainly not anti-American, but his leftist partners hate capitalism, America and George Bush. He will certainly not be the friend and ally of President Bush that Mr. Berlusconi has been. But neither is he likely to be an open critic and nuisance à la Jacques Chirac and José Luis Rodríguez Zapatero. Italy needs (and Italians want) American friendship, so Mr. Prodi will likely choose a foreign minister who is known and liked in Washington, to demonstrate his support for the underlying relationship.

Come fa notare Blondet, Ledeen esige una garanzia anticipata che il prossimo Ministro degli Esteri sia un personaggio gradito a Washington. Questa a casa mia si chiama ingerenza.

Chi è poi questo signore? Cito testualmente Blondet: "Negli anni '70, in Italia, Michael Ledeen è stato collaboratore dei servizi segreti italiani e di quelli israeliani (qual è sicuramente ancor oggi) nonché membro della P2 [...] Esaurito il suo compito fra noi, Michael Ledeen se n'è tornato in USA, dove ha diretto il Jewish Institute for National Security Affairs (JINSA), ossia la cupola semi-segreta in cui si allacciano i rapporti inconfessabili tra l'esercito israeliano, il Pentagono e l'apparato militare industriale americano, che ha condotto al colpo di Stato neocon e alle successive guerre d'aggressione dei nemici potenziali d'Israele."

Vedremo a questo punto se le aspettative di Ledeen saranno soddisfatte.

Due pesi e due misure - Part II

Ieri, Festa della Liberazione, si è svolta la classica manifestazione a Milano. Non sono mancati gesti deprecabili.

AUTONOMI CONTRO ISRAELE - Gli autonomi appena avvistate le bandiere di Israele hanno iniziato a scandire slogan come «Intifada, Palestina libera, Palestina rossa, stato di Israele, stato terrorista». La polizia ha fatto passare la brigata ebraica trattenendo dietro un cordone gli autonomi, molti dei quali hanno urlato «sionisti, assassini». Molti, comunque, in piazza si sono dissociati applaudendo il passaggio della brigata ebraica e scandendo slogan «pace, pace». «Questa reazione è un fraintendimento della nostra presenza», ha detto l'ex rabbino capo Laras. Ma un altro episodio antisemita si è verificato nella giornata. Due bandiere israeliane sono state bruciate da alcuni autonomi che facevano parte del gruppo che è stato tenuto a distanza dal corteo ufficiale. Il primo episodio è accaduto in via Arquà, in prossimità di via Padova, dove alcune decine di autonomi si erano ritrovati. Fra le bandiere in loro possesso c'era anche quella di Israele che, ad un certo punto, è stata calpestata e data alle fiamme. La scena si è ripetuta più tardi quando, in corso Venezia, gli autonomi hanno tirato fuori un'altra bandiera israeliana per incendiarla.

Ok, supponiamo pure che sia stato un modo per protestare contro la politica militare Israeliana...
Ma com'è che le manifestazioni antisemite vanno condannate solo quando le fanno quelli della destra? Scommettiamo che, se fosse stato qualcuno di Forza Nuova a bruciare una bandiera israeliana, la sinistra avrebbe reagito stracciandosi le vesti e agitando il solito spauracchio del nazifascismo?

Anche in questo caso: due pesi e due misure! Patetici e supponenti!
E non ho sentito voci di condanna dell'episodio da parte della sinistra (Prodi si è limitato a criticare chi ha fischiato la Moratti)...

(P.S.: comunque le manifestazioni di odio verso un altro popolo sono sempre e comunque delle azioni spregevoli e meschine, indipendentemente da chi le idea e le mette in pratica)

Due pesi e due misure - Part I

Vorrei semplicemente segnalare un post apparso sul blog RolliBlog, il quale fa riferimento al caso dell'autoriduzione del prezzo della mensa che serve gli studenti universitari.

A undici promotori dell’iniziativa, tra i quali anche Loreti, viene contestata l’accusa di manifestazione non autorizzata. Per altri nove c’è il reato di violenza privata con l’aggravante di eversione dell’ordine democratico. E Rifondazione (con i Verdi) decide di farne una questione privata, attribuendo al Giovagnoli, il pm che firma questi provvedimenti, «un uso politico dell’aggravante dell’eversione», concetto poi semplificato in un classicissimo «uso politico della magistratura».

Che strano: quando se la prendevano con Berlusconi i magistrati erano al di sopra di ogni sospetto ed ogni illazione era una delegittimazione del potere giudiziario! Cos'è cambiato nel frattempo?

(P.S.: pare che l'onorevole Francesco Caruso - il famigerato "leader dei disobbedienti" - si sia autodenunciato per aver organizzato alcuni anni fa presso una mensa universitaria di Bologna un'azione del tutto analoga...curioso che non ne abbia fatto menzione prima di avere l'immunità parlamentare...)

22 aprile 2006

Va detto quel che va detto

Stavolta non posso fare altro che essere molto perplesso per l'ultima mossa a sorpresa della CdL:

Se Andreotti dovesse realmente accettare, la sua discesa in campo costituirebbe per l’Unione, e per Romano Prodi in particolare, una serissima insidia. Potenzialmente capace di sconvolgere i piani del Professore e, secondo i più pessimisti, di mettere addirittura in crisi il governo che vorrebbe formare.

Premesso che considero Andreotti uno dei politici più intelligenti d'Italia, trovo che il candidare per la poltrona di Palazzo Madama una persona che è stata processata per presunte collusioni con gli ambienti mafiosi (sarà vero? sarà falso? mah...) non può far altro che rafforzare l'opinione di certa parte dei sostenitori del centrosinistra, che ipotizzano coinvolgimenti di Forza Italia con la criminalità organizzata...

Non so...non mi sembra una mossa scaltra...

21 aprile 2006

Meglio di Manpower!!!

Per chi si era tanto scandalizzato per la vicenda di Storace trombato alle elezioni del Lazio e poi magicamente eletto Ministro della Salute (manovra indegna comunque, soprattutto perché Sirchia è stato un ottimo ministro), ecco pronta la par condicio!

A chi lo incalza domandandogli se sarà il ministero dell'Economia il dicastero affidato a Padoa Schioppa, il Professore ribatte: «Dico con la massima lealtà: certo che è una bella ipotesi, seria e meditata, ma il Governo io lo faccio come una squadra intera, non c'è nessun posto prefissato o deciso prima che tutta la squadra sia completa, è un Governo che deve durare e quindi esige esplorazioni profonde e dialoghi singoli con chi dovrà poi ricoprire responsabilità. Quindi è un problema da discutere in ogni aspetto».

Sei stato trombato alle elezioni? Non ti hanno messo a capo di Bankitalia?
NESSUN PROBLEMA! Basta essere amici del Presidente del Consiglio (anche in pectore!) e sei subito sistemato!

Altroché Manpower e Adecco! Il Governo italiano ti fornisce tutti i posti di responsabilità che desideri!

20 aprile 2006

Per amor di coerenza...

...con le sue risposte alle accuse del Financial Times, il Presidente del Consiglio "in pectore" dovrebbe affermare che anche questi effetti sono conseguenza del governo uscente!

O no?

18 aprile 2006

Gaffes - part 2

(e anche qui si può parlare di Qualcosa si muove - part 3)

Pare che, durante un'intervista alla televisione Al Jazeera, Prodi abbia rilasciato questa serie di dichiarazioni (peraltro con un tempismo allucinante):

«Bisogna accettare i risultati delle elezioni palestinesi»
«(Mi impegnerò personalmente, NdR) a livello europeo per definire una nuova posizione nei confronti del nuovo governo palestinese» ... (avendo guardato,NdR) «con molta attenzione ai segnali d’apertura di Hamas».


Anche in questo caso, pronta reazione sdegnata da parte di alcuni esponenti della Margherita, in particolare Angelo Pavoncello, coordinatore romano dei Presidenti del Consiglio dei Municipi del Comune di Roma e membro della comunità ebraica:

«Il professor Prodi chiarisca il suo pensiero o sarò costretto a lasciare il
centrosinistra».

Ma c'è dell'altro...alla richiesta di chiarimenti davanti alla stampa internazionale, Prodi cambia la propria versione:

(Il Governo intende, NdR) «agire seguendo la logica europea» ... (visti, NdR) «alcuni problemi legati al riconoscimento dello stato di Israele e al terrorismo».

Fatemi capire...qual'è la linea dell'Unione sulla questione palestinese?

Gaffes - part 1

(avrebbe potuto intitolarsi anche Qualcosa si muove - part 2)

Durante un'intervista al Corriere della Sera, Massimo D'Alema ha prodotto (alla precisa domanda se la costituzione di un partito democratico sotto l'egida DS prevedesse un'apertura anche alla Rosa nel Pugno) la seguente esternazione:

«Mi pare che la Rosa nel Pugno fosse solo un cartello elettorale»
Pronta la replica dei sostenitori del partito ex-radicale, ad opera di Federico Punzi, dirigente di Radicali Italiani:

«(D'Alema, NdR) Astuto si inserisce tra socialisti e radicali per separare il grano e il loglio, facendo leva sulla delusione per un risultato elettorale della Rosa inferiore alle aspettative. C'era da aspettarselo, ma a questo punto non resta che attendere la replica, che spetta a Boselli, che speriamo sollecita.
...
Se la provocazione di d'Alema dovesse rivelarsi una politica, ci sarebbe da passare all'opposizione, almeno come approccio mentale. Altro che Ministeri e incarichi di governo alla Rosa nel Pugno. Aspettiamo di vedere i nomi, se all'Economia vanno Monti o Padoa Schioppa, o se la Bonino può finire agli Esteri. Solo con un governo di altissimo profilo, nel programma e negli uomini, Prodi può sperare di superare i limiti della ridotta maggioranza al Senato. Al di fuori di queste ipotesi, il lavoro da fare è troppo e troppo importante per immischiarsi nel governicchio del prodino.»


C'è però da dire che tale mancanza di avvedutezza diplomatica mal si addice al D'Alema che conosciamo...qui gatta ci cova!

14 aprile 2006

Qualcosa si muove

Ma forse non nel senso che si spera per quanto concerne la formazione di un Governo stabile.L' Agenzia Giornalistica Europea pubblica nella giornata di ieri questa sconfortante notizia:


POLITICA: ROMA, LA SINISTRA INTERNA ANNUNCIA LA SCISSIONE DAL PRC (AGE)
ROMA - Si è svolta oggi a Roma una conferenza stampa cui hanno partecipato undici dirigenti nazionali di Rifondazione comunista, membri del Comitato politico nazionale del Partito. Francesco Ricci (membro dell'Esecutivo nazionale del Prc e presidente vicario del Collegio Nazionale di garanzia del partito), portavoce della sinistra del Prc (la maggioranza della vecchia area di Ferrando, che ha sfiduciato Ferrando in occasione della sua candidatura al Senato, poi ritirata da Bertinotti), ha dichiarato: "Chiediamo ai parlamentari eletti per il Prc di non votare la fiducia al governo Prodi, di non permettere la nascita di un altro governo basato su un programma "lacrime e sangue". L'auspicio è che perlomeno i parlamentari delle minoranze interne raccolgano quest'invito e facciano mancare i numeri per la fiducia a Prodi. Occorre salvaguardare l'opposizione comunista al governo Prodi, voluto e sostenuto da Confindustria: per questo, se non ci saranno immediatamente passi indietro da parte di Bertinotti, promuoveremo fin da subito la scissione da Rifondazione comunista".
Come ribadito anche dagli altri dirigenti dell'area pronti a rompere con il Prc, l'annunciato ingresso di Rifondazione nel governo Prodi significherebbe la cancellazione delle ragioni per cui Rifondazione è nata. "Non abbiamo dubbi che una parte significativa dei militanti del partito - in particolare molti sostenitori delle minoranze interne (il 40% del partito) –, la gran parte dei giovani del Prc così come tanti attivisti sindacali e di movimento accoglieranno il nostro appello a salvaguardare l'opposizione comunista in Italia", hanno dichiarato i dirigenti di Progetto comunista – rifondare l'opposizione dei lavoratori.

Non hanno neanche lasciato che venissero formulate delle ipotesi di attribuzione dei Ministeri...che tristezza!

To Do (ancora opinione internazionale)

Ben Richardson, business reporter di BBC News, si è prodotto in un'analisi dei "caveat" con i quali la nuova coalizione di "maggioranza" dovrà fare i conti.

Innanzitutto:
...the country needs far-reaching reforms that will touch on emotive issues such as jobs, pensions and the privatisation of state firms. It is not alone in having to face up to significant problems, and the strength of public feeling it will have to deal with erupted in France last month. Having tabled plans to make it easier for firms to hire and fire young workers, the French government was forced into an embarrassing climb-down after the changes to the labour laws sparked widespread public protests and riots.
If such significant changes are difficult for a relatively strong government, then they are likely to prove almost impossible with the whisker-thin majority that Romano Prodi's left-wing alliance seems to have won in Italy, analysts said.


In pratica, ciò che viene ancora una volta ribadito tra le righe è che, per ottenere veramente un miglioramento sociale significativo, sarà necessario affrontare temi molto delicati con contromisure probabilmente impopolari: e questa linea d'azione richiede un consenso molto ampio, forse molto di più di quello che Prodi detiene attualmente.

L'analisi si focalizza in particolar modo su quanto riguarda il mondo del lavoro, degli emolumenti e delle pensioni. Vediamo:

Firstly, they ("Mr Prodi and his allies", NdR) plan to cut payroll taxes by five percentage points, saving companies about 10bn euros (£7bn; $12bn) a year in costs, and in theory improving the efficiency of the workforce and making firms more willing to hire new staff.

Quindi: lo Stato incasserà meno dalle aziende sottoforma di tributi. Andiamo avanti:

They also want to stoke up consumer spending by lifting the take-home pay of workers

Ossia aumentare il netto in busta (diminuendo le imposte lato lavoratore).

and have vowed to open up professions such as architects and notaries, that are currently controlled by powerful industry bodies that limit numbers.

AAAHHH!!! Questo SI' che mi trova d'accordo: basta con gli ordini professionali!!! Si tratta di caste a tutti gli effetti, il cui apporto è deleterio per chiunque si voglia affacciare in tali tipi di occupazioni senza il proverbiale "sponsor" (o "calcio in culo"), nonché per i poveri tapini che si trovano a dover fruire delle prestazioni dei membri delle suddette caste.

Sull'aspetto della privatizzazione delle imprese statali, un ulteriore invito alla cautela nelle relazioni con gli alleati:

The far-left factions of the alliance are also set to complicate any plans to privatize state industries and drive consolidation in areas such as banking.

Ancora:

On pensions, one of the few areas that Mr Berlusconi was credited with making some improvements, Mr Prodi's alliance would abolish a law that had raised the retirement age to 60 from 57. Instead it would look for incentives for companies to keep employees working longer - a key factor in a nation where the birth rate is declining and the number of elderly is increasing.

Ma scusate, che differenza c'è col bonus introdotto dal Cavaliere?

Mr Prodi has promised a review of government finance, better tax collection, the re-introduction of inheritance tax on the country's wealthiest people, and a pledge not to follow through on expensive projects like a bridge to link mainland Italy and Sicily.

Arieccoli con la tassa su successioni, lasciti, etc...meno male che Prodi la donazione ai suoi figliuoli (870.000 miseri Euro...sciocchezzuole) è riuscito a farla mentre la tassa non era in vigore!

12 aprile 2006

Analisi interessante

Pubblicata dal sito EFFEDIEFFE.
Interessante non tanto nella prima parte, quella interpretativa delle mosse di Goldman e Sachs, e accusatoria di quello che è stato misfatto nel passato.Molto più interessante la seconda sezione, quella "propositiva".
Pensiamoci. E soprattutto ci pensi chi intende governare il Paese.

Causa ed effetto

Come se chiamato in causa direttamente dalle speculazioni dell'articolo precedentemente postato, ecco il proclama di Bertinotti (ANSA):

BERTINOTTI: IO PRESIDENTE CAMERA? NON PONGO RIFIUTI
"Avendo io scartato
qualunque ipotesi di mia presenza nel governo, non posso permettermi di
aggiungere altri rifiuti". Cosi' Fausto Bertinotti risponde a chi gli chiede se
si ritiene disponibile alla carica di presidente della Camera.

Comunque
- ribadisce il leader del Prc - questa carica non e' a disposizione mia, ma
della discussione nella coalizione e, poi, nell'aula parlamentare.

L'opinione internazionale

BusinessWeek segnala quale dovrebbe essere una delle priorità del nuovo Governo:

REVIVING THE ECONOMY. But Prodi's urgent first task will be attacking Italy's spiraling budget deficit, which could hit 4.5% this year and its towering national debt, which has been rising steadily for two years and is headed for 107% of gross domestic product. That means curbing government spending and raising new taxes pronto. But those are hardly popularity-enhancing moves. The task is all the more difficult with Italy's economy forecast to grow at a feeble 1.2% in 2006. ... "Priority No. 1 is bringing the budget deficit under control," agrees Tito Boeri, a professor of labor economics at Bocconi University in Milan. "A downgrade would be very serious."

Interessante, inoltre, il punto di vista di alcuni analisti politici, lì riportato:

This time around, say political analysts, Prodi is likely to bring far-left leaders into his government, giving them key ministries such as labor to co-opt them into sharing responsibility for solving Italy's economic woes. "That is the lesson Prodi learned form his previous stint as prime minister," says Fabrizio Tassinari, a professor of international relations at the University of Copenhagen and policy analyst at the Center for European Policy Studies in Brussels. "That would give responsibility to the coalition's most unreliable forces -- it will be a key issue giving credibility to the government."

Perché? Ecco la spiegazione:

Berlusconi, who was brought down by the far-right Northern League party in 1994, did exactly that. When he won by a large majority in 2000, he included fractious Northern League leaders and put them in key posts. That helped him preside over the first postwar Italian government to survive a full five-year term.

Un ulteriore punto:

LABOR ISSUES. The key economic reform business leaders await from Prodi is his pledge to cut taxes on labor by 5%. Economists say the move will help reduce overall costs for business, chisel away at the country's huge underground economy and spur Italy's export competitiveness.

C'è però una cosa che mi lascia perplesso e preoccupato:

Such a move, combined with a pickup in growth in Germany, Italy's largest trading partner, would help staunch Italy's decline.

Non vorrei che qui si tentasse di legittimare nuovamente un legame mani-e-piedi con gli altri Paesi europei "leader" (ora la Germania, quanto tempo prima che venga tirata in ballo la Francia?)
Ma ancora sul fronte "lavoro":

One of the biggest reform challenges facing Prodi will be injecting greater flexibility into Italy's rigid labor market.
...
Italy's labor market remains extremely rigid because the country lacks a comprehensive unemployment insurance system. Government payouts to laid-off workers are decided on a case-by-case basis and tend to only cover larger companies. That makes routine restructuring at the bulk of smaller companies -- which comprise 70% of the Italian economy -- nearly impossible. "It's a major obstacle to restructuring," notes labor expert Boeri.

NEW RULES. Prodi's platform also includes a plan to create a kind of "tenure track" for workers, which would help them clinch a job on a flexible contract that over time adds increasing protections for the worker. The idea is not to create a new labor contract for the disenfranchised, as France tried, but to adjust the existing contract in a way that would permit companies to hire workers on a flexible basis and compel them to grant an increasing amount of protection over time.

Non mi è assolutamente chiaro come si intenda raggiungere quest'ultimo obiettivo, e soprattutto in cosa si differenzierebbe dalla modalità attuale.

Ricapitolando, dall'articolo si evincono i seguenti punti fermi per il costituendo Governo:
1. Ridurre il deficit (nuove tasse in arrivo);
2. Ridurre le tasse sui redditi da lavoro del 5% (il "cuneo fiscale"?)

Vedremo SE ci riuscirà e A QUALE PREZZO.

Benvenuti

Le elezioni del 9 e 10 aprile 2006 hanno prodotto la risicatissima maggioranza del Centro-Sinistra.
È nostra opinione che la coalizione non abbia le caratteristiche adatte a governare.
Sarà cura di questo blog tenere traccia di tutte le promesse disattese e di tutti i passi falsi di questa maggioranza-farsa.

Ogni contributo è gradito!